Il ritorno delle confetture

D'accordo, lo sapevo di non essere l'unico. Ma non pensavo nemmeno di far parte di un "fenomeno" sociale. Invece ho scoperto che sono 9 milioni gli italiani che quest'anno, al rientro dalle vacanze, indosseranno il grembiule e si metteranno al lavoro in cucina, tra pentole e vasetti, per preparare in casa conserve, succhi e marmellate. Emerge da una indagine Coldiretti-Swg presentata a Milano. E ogni italiano passa in media 7 ore in cucina ogni settimana.

di Luigi «Gigi» Zoppello - No

D'accordo, lo sapevo di non essere l'unico. Ma non pensavo nemmeno di far parte di un "fenomeno" sociale. Invece ho scoperto che sono 9 milioni gli italiani che quest'anno, al rientro dalle vacanze, indosseranno il grembiule e si metteranno al lavoro in cucina, tra pentole e vasetti, per preparare in casa conserve, succhi e marmellate, e garantirsi così un'alimentazione più genuina, riducendo gli  sprechi e risparmiando nel tempo della crisi. Emerge da una indagine Coldiretti-Swg presentata durante il primo "Cooking show della nonna" (siano perdonati per il nome) a Milano. Un'occasione - spiega l'organizzazione agricola - per svelare i trucchi del mestiere, offrire consigli e suggerimenti per valorizzare al meglio la frutta e verdura made in Italy nei vasetti, con l'aiuto di chef, nutrizionisti ed esperti ma anche delle famose "casalinghe di Voghera", in rappresentanza di tutte le famiglie italiane.
   "Il ritorno di comportamenti virtuosi come la preparazione delle conserve in casa è forse l'unico aspetto positivo della crisi a tavola" sottolinea la Coldiretti. Nel 2013 si assiste infatti al ritorno degli italiani all'autoproduzione di alcuni cibi secondo una tradizione del passato che sembrava destinata a perdersi ed è invece tornata di grande attualità di fronte ai ripetuti scandali alimentari e all'esigenza di ottimizzare i bilanci familiari.  Il risultato - continua la Coldiretti - è un aumento del tempo trascorso in cucina con ogni italiano che secondo l'indagine dedica alla preparazione dei cibi oltre 7 ore alla settimana. Una maggiore attenzione rispetto al passato viene  riservata alla scelta delle materie prima che spesso vengono acquistate direttamente dai produttori agricoli in azienda, nelle botteghe o nei mercati di Campagna Amica.
   Ma la vera novità degli ultimi anni è l'interesse crescente delle nuove generazioni, con molte giovani coppie desiderose di apprendere le tradizioni dei nonni. Una "fame" di informazioni testimoniata dai 1,4 milioni di italiani che dichiarano di partecipare a community web dedicate alla cucina, mentre la crisi vede impegnati due italiani su tre (65%), a evitare gli sprechi, secondo elaborazioni Coldiretti-Swg. Dalla salsa di pomodoro, alle marmellate, agli ortaggi sott'olio o sott'aceto, la regola del fai-da-te insegna che la materia prima deve essere di qualità, meglio se a chilometro zero.  "Negli ultimi cinque anni si è registrato un incremento almeno del 25%" nella preparazione delle conserve fatte in casa, spiega la responsabile di Campagna Amica, Sara Paraluppi, sottolineando che "il trend è in crescita anche nelle grandi città".

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