Italiani, troppe ferie

Gli italiani lavorano in media 9 mesi all'anno. Troppe ferie, dice il sottosegretario Polillo, uno dei vice-Fornero. Che propone di fare una settimana di meno all'anno.

di Luigi «Gigi» Zoppello - No

(ANSA) - ROMA, 18 GIU - Gli italiani vivono al di sopra delle proprie possibilità e fanno troppe ferie. Dovrebbero lavorare almeno una settimana in più per essere più produttivi e ridare fiato al Pil. Il sottosegretario all'Economia, Gianfranco Polillo, lancia una proposta-provocazione che però non trova grandi  sostenitori anzi scatena un coro di polemiche. Contrari sono: Cgil, Cisl, Ugl, Confesercenti. Ma anche Pd, Idv, Pdci.
Se si attuasse la proposta - sostiene Polillo - si avrebbe un effetto benefico: un punto di Pil in più. Niente male in tempi di recessione quando davanti al Pil c'è sempre il segno meno. C'è però anche un problema di stile di vita: secondo Polillo infatti "stiamo vivendo sopra le nostre possibilità: per sostenere i nostri consumi interni abbiamo bisogno di prestiti esteri che sono stati pari a 50 miliardi di euro l'anno".
Quindi? "Questo gap lo possiamo chiudere - spiega - o riducendo
ulteriormente la domanda interna, inaccettabile per il Paese,
oppure aumentando il potenziale produttivo".
Così si potrebbe appunto lavorare di più: "per aumentare la produttività del Paese - spiega - lo choc può avvenire dall'aumento dell'input di lavoro, senza variazioni di costo; lavoriamo mediamente 9 mesi l'anno e credo che ormai questo
tempo sia troppo breve". Quindi secondo Polillo, "se noi rinunciassimo ad una settimana di vacanza avremmo un  impatto sul Pil immediato di circa un punto". Cioè circa 14-15 miliardi.

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