Tra gesuiti fumatori e grappini benedetti

di Leonardo Pontalti

Non bisogna mai prendersela, con i giovani esuberanti. O almeno non troppo. Il perché, è sulla copertina del Time (edizione europea): «Can this man save Europe?» «Può quest’uomo salvare l’Europa?», si chiede il titolo a corredo del primo piano di Mario Monti.


Mario Monti, «l’uomo più importante d’Europa», «l’uomo che ha nelle mani il destino dell’economia mondiale», dice di lui l’autore del suo ritratto Michael Schuman.
 
Bene: Mario Monti è lo stesso che sul giornalino del liceo milanese Leone XIII, a sedici anni (vedi l’Adige del 12 febbraio), scriveva un articolo sulla gita organizzata durante le vacanze di Natale a Canazei, nel 1958, spiegando come «a volte un bicchierino di Cognac o grappa, a -22° è più che lecito».
 
Altri tempi: cinquaquattro anni dopo, se uno studente scrivesse sul giornalino della scuola che in gita ha bevuto grappa, sai che casino. Ma Monti va oltre: «Sera di San Silvestro, eccezionale occasione, eccezionale permesso di padre Bonvicini: anche i ragazzi del Ginnasio possono fumare».
 
Insomma, tra gesuiti fumatori e grappini benedetti, attenti a stroncare l’allegria studentesca: il rischio è che quel giovine con la birra in mano (no, non Bersani) che vorreste tanto andasse a casa perché fa chiasso sotto la vostra finestra, possa essere il premier del 2050. E comunque, i frati del ‘58 erano davvero avanti.

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