Qualità della vita, Trento peggiora. O migliora?

La nostra cara Trento perde posizioni nella classifica del Sole 24 Ore sulla qualità della vita da 2ª a 6ª. Ma la stessa ricerca statistica ci dice che noi trentini siamo al terzo posto nella classifica che misura il grado di percezione del miglioramento della qualità della vita rispetto a 2-3 anni fa.

di Leonardo Pontalti

 

La nostra cara Trento perde posizioni nella classifica del Sole 24 Ore sulla qualità della vita: da 2ª a 6ª. Ci sarebbe da deprimersi, ci sarebbe da invocare l'inserimento accanto ai 36 parametri socio-economico-strutturali di quello che fa pesare la presenza di Mercatini di natale (primi per l'eternità, par di capire dalle resse dei fine settimana in piazza Fiera).
 
Ma la stessa ricerca statistica ci dice che noi trentini (almeno i 700 di noi che sono stati interpellati dall'istituto demoscopico Ipr Marketing per conto del Sole tra il 15 settembre e il 5 novembre scorso) vantiamo il minor indice di insoddisfazione per strutture e offerta di attività per il tempo libero. E siamo pure al terzo posto nella classifica che misura il grado di percezione del miglioramento della qualità della vita rispetto a 2-3 anni fa.
Insomma, grasso che cola per chi ci vede come il Bengodi, terra sulla quale grazie al lusso dell'Autonomia non tramonta mai il sole. Ristoranti sempre pieni e - se ci fosse un aeroporto - aerei pure.
 
Invece la crisi c'è anche qui, la benzina da stamattina è andata su anche da queste parti e ieri sera nel self più vantaggioso della città c'era più coda del solito. Crisi nell'aria, mista agli idrocarburi aromatici: anche la professionista che se ne stava in un angolo della stazione di servizio di sicuro avrà aumentato le accise sul prezzo alla pompa.
 
C'è la crisi, anche a Trento, e si è visto lunedì mattina, quando il Sole24Ore è andato a ruba nelle edicole: tutti a cercare di capire come cambierà la musica. Un'attenzione non comune alla carta stampata, anche da parte dei giovani. Che però in questi giorni non pare sia stata capita a dovere dai colleghi: su quasi ogni giornale, la tabella per calcolare quando si andrà in pensione, si fermava ai nati nell'81. Come se uno nato nel '90 non avesse la stessa curiosità. Senz'altro un ottimo modo per perdere anche quei pochi giovani lettori che avevano capito, una mattina ogni tanto, che un euro e rotti investiti in carta può servire: persi per sempre.
 
Intanto, con la crisi spuntano come funghi sempre più slot e siti similari, che offono l'illusione di fare soldi in cambio della certezza di sputtanarne molti di più. Roba da vecchi? Il poker on line no, manco a Trento dove il genere ha sempre più adepti. E su internet ha cominciato a darci dentro con il battage pubblicitario anche la Glaming, società di gioco della Mondadori di cui si era occupato anche Report. Vista la proprietà, azzeccato lo slogan: "L'emozione vince sempre". Sull'invidia e sull'odio.
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