Si parla con il telefono, non (più) al telefono

L’iPhone 5 non c’è. Ecco il 4S. E, come sempre quando si parla di prodotti Apple, è rivoluzionario, filosoficamente parlando. La prima presentazione senza Jobs, il crollo in borsa, delusione e gioia tra gli apostoli della mela e soprattutto Siri

di Matteo Lunelli

Una presentazione della Apple è sempre un evento. I rumor nei giorni precedenti, tanti articoli, le indiscrezioni, fiumi di opinioni, la fantasia che vola. E poi le reazioni. Questa sera, anno 1 d.J. (scusate la blasfemia, ma siamo nell’era del dopo Jobs) si è tenuta allo Yerba Buena Center (vi evito facili ironie anti proibizioniste) la keynote di Apple. A condurre Tim Cook. Chi si aspettava il lancio dell’iPhone 5 è rimasto deluso. Ad essere lanciato sul mercato è stato infatti il 4S. E qui sorge la prima domanda: ma ci sarà un 5? Personalmente, ma posso facilmente sbagliare, credo di no. Almeno non subito. Prima di tutto perché migliorare il 4S, che è un miglioramento del 4, che è un miglioramento del 3 ecc... sarà molto difficile. Poi perché alla Apple sono troppo furbi per lanciare semplicemente un prodotto intermedio. Ma veniamo al nuovo gioiellino della mela.

In rete si parla subito di un aggiornamento della versione precedente, di evoluzione e non di rivoluzione. Qualche dato tecnico: iPhone 4S utilizza il chip A5, già in uso sull'iPad2, che è molto più rapido del processore dell'iPhone 4. Anche la batteria avrà maggior durata: l'autonomia che passa a 8 ore in 3G, 14 ore in 2G, 10 ore guardando video. Ha una videocamera di grande qualità, una fotocamera da 8 Megapixel (60% in più rispetto all'iPhone 4). Tra le nuove App ci sarà iMessenger: un messenger che consente di comunicare gratuitamente tra iPhone, come già accade tra i BlackBerry. Perchè Apple guarda la concorrenza e ne trae spunto.

Ma la vera novità, la vera rivoluzione, si chiama Siri. Un sistema di gestione vocale con cui si potranno fare domande e dare istruzioni al telefono semplicemente dicendogliele. Una sorta di ubbidiente assistente personale. In pratica si parlerà con il telefono, e non più solamente al telefono. Triste? Deprimente? Forse sì, ma indubbiamente al passo con i tempi, anzi davanti ai tempi. In pratica. Si uscirà di casa, si accenderà l’iPhone 4S e gli si chiederà: «Devo prendere l’ombrello?». E lui, aprendo l’applicazione sulle previsioni del tempo, ce lo dirà. Oppure: «Dove è questa via Missioni Africane?». E lui aprirà Google Maps e ci dirà la strada da prendere. Oppure: «Devo alzarmi alle 7.35», e lui imposterà la sveglia. E ancora, siccome devo telefonare ad un amico all’estero, «Che ore sono a Buenos Aires?», e lui ci dirà che forse è meglio evitare di chiamare alle 4 del mattino. Naturalmente sarà possibile dettare gli sms, le note in agenda e altri tipi di appunti. Siri, naturalmente, è una bomba. Quindi eviterà di farvi fare la figura degli idioti: «O-pe-ra-to-re»; «Vuole veramente fare un bonifico di 10.000 euro?»; «Nooo, voglio parlare con un o-pe-ra-to-re». Il sistema, al momento, non parla italiano.

L'iPhone 4S sarà disponibile negli Usa dal prossimo 14 ottobre, con prezzi da 199 a 399 dollari per le versioni da 16 a 64 giga. In Italia, invece, arriverà il 28 ottobre. Prezzo? Sconosciuto, ma probabilmente simile all’iPhone 4.

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