Un bambino senza respiro E un altro che respirerà a Trento

È trascorso meno di un anno dalla foto di Aylan, il bambino con i pantaloncini corti e la maglietta rossa, morto in mare e rinvenuto su una spiaggia, cullato dalle onde dell'indifferenza. Dopo di lui tanti altri: bambini, donne, uomini. Solo numeri per il civile occidente, solamente cifre di un bollettino funebre che non si è mai fermato. Corpi fermi, bocche senza un respiro, occhi chiusi: nessuno conosce la loro storia, il loro nome. Nessuno indaga ...

Lo show della politica raccontato a un ragazzino

Sia a livello personale sia a livello professionale, negli ultimi anni, ho sempre cercato di evitare di occuparmi di politica. I furori ideologici giovanili sono passati, ma in tutto questo credo di sia una spiegazione, che negli ultimi due mesi è diventata molto più chiara. Da una parte ci sono le frasi, che arrivano sistematicamente ad ogni conferenza stampa e intervista: “Puntiamo sui giovani”, “I giovani sono il futuro”, “Dobbiamo riportare le ...

Avrei voluto, ma c'è voglia di arrendersi

Volevo scrivere di quelle ragazze. Volevo scrivere qualcosa che non fosse banale e retorico su di loro e probabilmente non ci sarei riuscito.Volevo scrivere di come fossero anni luce più avanti di chi in giacca e cravatta discute di cosa sia l’Europa. Volevo scrivere di come fossero anni luce più avanti di chi parla di imparare le lingue. Volevo scrivere di come fossero clamorosamente belle. Volevo scrivere di chi si riempie la bocca di cordoglio ...

L'errore che non è un errore

Due punti fermi: i giornalisti sbagliano e i giornalisti non sanno far di conto. Su questo, a parte qualche caso ovviamente, c’è poco da discutere. Poi i difetti della categoria sarebbero tanti altri, ma non è questo lo scopo di queste poche righe di post sul blog (Oddio, un post su un blog è giornalismo?). Oggi, girando per le edicole di Trento, molti hanno avuto l’impressione di aver avuto un’ulteriore ed ennesima conferma ai due (corretti) stereotipi ...

Quando petaloso rischia di diventare fastidioso

L’iter di una qualsiasi notizia sui social network è ormai noto. Che si tratti di un evento drammatico, di una curiosità, di un decisione politica, le fasi sono, più o meno, sempre le stesse. Proviamo, con un po’ di sociologia fai da te, ad analizzare. La notizia prima di tutto si diffonde, rimbalza da un sito all’altro, e i social “impazziscono”: valanghe di Mi Piace, condivisioni, retweet. Qui si completa la fase 1 e tutti sanno quello che è successo. ...

Guardiamo questa foto

Maglietta rossa, pantaloncini corti blu, scarpe da ginnastica. Tre anni, forse meno. La faccia nella sabbia e nell’acqua, completamente bagnato. Non sapeva dove stava andando e nemmeno il perché. Forse i suoi genitori si sono inventati una storia, gli hanno parlato di un posto nuovo, magico, con persone splendide. Forse lui gli aveva creduto e si immaginava una nuova casa, dei nuovi amici, dei nuovi giochi. Invece no. Invece non ce l’ha fatta. Invece ...