Volgarità, giornali e rispetto per i lettori

Oggi la scurrilità, dei comportamenti prima che del linguaggio, ha invaso ogni dove: la scuola, la politica, la televisione. Anzi, proprio questa è diventata la levatrice del peggio del peggio, sdoganando cafoneria, inciviltà, pornografia dei sentimenti, persino la bestemmia. Sarà nostra cura mettere in campo un supplemento ulteriore di attenzione affinché sull'Adige non escano volgarità di sorta. Anche nella pagina dei lettori

di Pierangelo Giovanetti

Egregio signor direttore, da qualche anno sono abbonata all'Adige che leggo ogni giorno con piacere. Da un po' di tempo a questa parte però, riscontro qualcosa di poco piacevole. Vengono pubblicate delle lettere a dir poco sconcertanti nel contenuto, con un lessico volgare e meschino. Qualcuno dice che siano nel 2011, perciò secondo tale parere bisogna aggiornarsi, tempi moderni! Cosa imparano i nostri ragazzi? Mi chiedo dove si andrà a finire. La morale e la buona educazione è forse retaggio del passato? Chiedo scusa per queste mie esternazioni e ringrazio.  Palma Filippi - San Michele all'Adige  Purtroppo la volgarità e il linguaggio triviale hanno preso piede in ogni ambito della nostra società. Un tempo la parolaccia era circoscritta ad ambienti precisi, culturalmente poveri, spesso socialmente degradati, e non ci si vantava certo di infiorettare il discorso con esclamazioni rozze e grossolane, anzi ci si vergognava. Oggi la scurrilità, dei comportamenti prima che del linguaggio, ha invaso ogni dove: la scuola, la politica, la televisione. Anzi, proprio questa è diventata la levatrice del peggio del peggio, sdoganando cafoneria, inciviltà, pornografia dei sentimenti, persino la bestemmia. Anche i giornali sono finiti spesso in tale gorgo, che a volte assomiglia ad una cloaca vera e propria. L'Adige cerca con forza e convinzione di mantenere una pulizia di linguaggio, che è anche espressione di una pulizia di pensiero. In certi casi la cronaca, anche quella politica, che di questi tempi è particolarmente prodiga di volgarità e bassezze, costringe a riportare vicende e fatti sgradevoli. E questo accade pure nelle pagine delle lettere, affidate all'intervento libero dei lettori, dove si rieccheggiano fatti ed espressioni dell'attualità politica particolarmente stomachevoli. L'intento, che è la bussola quotidiana del nostro agire, è di riportare i fatti e le opinioni come deve fare un giornale, ma cercando di preservare sempre la decenza e il rispetto delle persone, di tutti i lettori, anche i più giovani. Se non sempre ci riusciamo, è giusto che veniamo richiamati e «bacchettati». Sarà nostra cura mettere in campo un supplemento ulteriore di attenzione affinché sull'Adige non escano volgarità di sorta. Anche nella pagina dei lettori. A costo di togliere qualche riga a qualche lettera, che non porterebbe alcun giovamento in più alla lettura e alla comprensione del pensiero, ma anzi ne causerebbe il rigetto. È il nostro impegno di fronte ai lettori.  p.giovanetti@ladige.it

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