Contro la crisi: detrazioni fiscali alle famiglie

Se il problema sono i consumi che si sono fermati perché la gente non ha più soldi per fare la spesa, invece che il bonus cash di Natale, una manciata di qualche centinaio di euro sotto l'Albero, sarebbe forse opportuno pensare ad una detrazione fiscale permanente a favore di lavoratori dipendenti e parasubordinati. Sicuramente più dignitosa di un'elemosina natalizia, e assai più efficace a rimettere in moto i consumi, e quindi l'economia nazionale

di Pierangelo Giovanetti

Da troppo tempo ormai si parla di famiglie che non arrivano a fine mese. Si sprecano le trasmissioni improntate sull'argomento. Chi vi partecipa, dai politici agli imprenditori, ai sindacati, tutti chiedono una sola cosa: dare più potere d'acquisto a salari e pensioni che con gli esigui aumenti in base all'inflazione programmata e all'aumento spesso ingiustificato dei prezzi dei prodotti di consumo, sono ridotti al lumicino. Tutti quindi bla-bla-bla, ma nessuno decide niente. Leggo sui giornali che il governo sta approntando qualche misura nei confronti delle famiglie: una carta prepagata di 120 euro (naturalmente una-tantum) alle famiglie di 2 persone con reddito di 12000 euro lordi o di 4 persone con 20000 euro lordi: Semplicemente una miseria. Quello che mi stupisce, è che pur con una certa riserva, i sindacati (a parte la Cgil) sembra siano d'accordo. Solo le associazioni dei consumatori hanno espresso la loro contrarietà. Ma dove sono andati a finire i sindacati che dovrebbero tutelarci? Cisl e Uil a che gioco giocate? Tutto questo mi ha fatto venire in mente un aneddoto su Mussolini che mi raccontava il mio papà: un giorno un povero diavolo che si trovava ai margini di una strada, vede passare il duce e cercando di farsi notare per vedere se avesse pietà di lui, si inginocchia e comincia a brucare l'erba. Il duce osservandolo, si ferma e gli chiede: «cosa fate buon uomo?», «Bruco l'erba signore, perché ho fame!», risponde l'uomo. E Mussolini: «Spostatevi più in là che è più alta!». Ecco, mi sembra che questo Governo stia facendo la stessa cosa, non solo, prende anche per i fondelli gran parte degli italiani invitandoli a consumare di più e ad essere ottimisti per superare la crisi. Al peggio non c'è mai fine.
 
Bruna Odorizzi - Meano
 
In questi mesi si è assistito da parte del governo Berlusconi ad una torrenziale «politica degli annunci» a cui è seguito di fatto poco o nulla. Si è parlato di piani a sostegno delle banche, delle imprese, delle famiglie. Si sono annunciati tagli alle tasse e maggiori detrazioni fiscali per i nuclei familiari e per quanti faticano ad arrivare a fine mese. Al momento del dunque, tutto si è risolto in bolle di sapone. L'unica cosa certa a cui abbiamo assistito in questi ultimi sette mesi è stato l'aumento dell'evasione fiscale, frutto dell'abolizione di una serie di misure antievasione approvate nella legislatura precedente (dalla tracciabilità dei compensi all'obbligo di tenere l'elenco clienti fornitori, all'innalzamento del tetto per i trasferimenti in contante, eccetera, eccetera). A pagare il conto del lassismo fiscale a cui il premier Silvio Berlusconi ha più volte strizzato l'occhiolino, spalleggiato in questo per cinque anni dal ministro Tremonti tra il 2001 e il 2006, è stato chiamato ancora una volta il lavoro dipendente, su cui grava più di un quarto del prelievo fiscale (il 26,5%), il massimo storico mai raggiunto in Italia. Se questa è la situazione in cui versano oggi le famiglie italiane, in un contesto di gravissima crisi economica e in un Paese in piena recessione, fa sorridere (o forse piangere) l'assegno di carità (altrimenti detto social card) di poche centinaia di euro per i poveri. Se il problema sono i consumi che si sono fermati perché la gente non ha più soldi per fare la spesa, invece che il bonus cash di Natale, una manciata di qualche centinaio di euro sotto l'Albero, sarebbe forse opportuno pensare ad una detrazione fiscale permanente a favore di lavoratori dipendenti e parasubordinati. Sicuramente più dignitosa di un'elemosina natalizia, e assai più efficace a rimettere in moto i consumi, e quindi l'economia nazionale. Le detrazioni fiscali sono la prima leva di sostegno delle famiglie. Purtroppo, finora, di aiuti concreti alle famiglie si sono riempiti in tanti la bocca, ma in realtà quasi nulla è stato fatto.
 
p.giovanetti@ladige.it

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