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Caldo record, nelle spiagge cinesi spopola il “facekini” per proteggere la pelle

A fronte dei 52,2 gradi registrati nel villaggio di Sanbao (regione dello Xinjiang), il costume facciale si sta imponendo di città in città: realizzato in lycra, lascia scoperti soltanto occhi, naso e bocca. I venditori confermano l’impennata delle vendite 

XINJIANG. A fronte dei 52,2 gradi registrati domenica scorsa (16 luglio) nel villaggio di Sanbao, nella regione nord-occidentale dello Xinjiang, in Cina sta spopolando il “facekini”, costume facciale che protegge la pelle dai raggi solari. Costituito da lycra, lascia scoperti soltanto occhi, naso e bocca (copre anche le orecchie): come riportato dal Guardian, le vendite presso i negozi di abbigliamento sportivo sono aumentate con l’arrivo dell’ondata di caldo record. 

Tale maschera, che esiste da oltre un ventennio, è acquistata soprattutto da donne di mezza età, ma anche le giovani sono preoccupate per i danni che l’esposizione al sole potrebbe causare alla loro pelle. Il costume facciale è comparso per la prima volta nel 2004 grazie a un’idea della designer Zhang Shifan. L’indumento è popolare in tutta l’Asia anche per aspetti culturali: molte persone, come ha specificato Reuters, prediligono la pelle chiara. 

(Foto: Agi)

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