Roma / La tragedia

"Filmavano anche dopo l'incidente in cui è morto il piccolo Manuel"

La testimonianza di un amico di famiglia dopo la tragedia di Casal Palocco: una sfida Web dietro il tragico scontro tra un suv Lamborghini e una Smart. I cittadini del quartiere: "Siamo distrutti, questa macchina sfrecciava da giorni. Andavano fermati". Al ragazzo che era al volante viene contestato l'omicidio stradale, mentre un altro dei quattro YouTuber nega di aver guidato

IL DRAMMA Scontro fra auto a Roma, muore un bimbo di 5 anni: l’ipotesi di una sfida social

ROMA. I pm di Roma contestano l'omicidio stradale al ventenne che ieri sera, alla guida del Suv Lamborghini coinvolto nell'incidente a Casal Palocco, ha causato la morte di un bimbo di cinque anni oltre al ferimento della madre e della sorellina.

Al vaglio degli inquirenti, coordinati dal procuratore aggiunto Michele Prestipino, anche la posizione dei quattro presenti nell'auto.

Nei loro confronti potrebbe essere contestato il concorso nel caso in cui venisse accertato che nelle fasi precedenti allo schianto stessero girando un video da postare, poi, sui social per una challange, una 'sfida' online incitando il ragazzo alla guida.

Scontro auto a Roma, ipotesi video per social

Sequestrati i cellulari dei ragazzi sul suv, forse sfida sul web

"Il trauma che sto provando - scrive sui social Vito Loiacono, uno dei ragazzi di The Borderline, il gruppo di Youtuber che sarebbe coinvolto nell'incidente - è indescrivibile. Ci tengo solo a dire che io non mi sono mai messo al volante e che sto vicinissimo alla famiglia della vittima". 

La city car si è scontrata frontalmente con un Suv Lamborghini, preso a noleggio da due giorni, guidato dal ventenne e con a bordo quattro persone.

Un impatto terribile: sulla strada non ci sono segni di frenata. Nell'incidente è rimasta coinvolta una terza auto. A confermare l'ipotesi della sfida è un filmato di 15 secondi comparso in rete in cui uno dei giovani afferma: "Secondo giorno in Lamborghini, per adesso tutto bene".

Le condizioni del bambino, Manuel Proietti, sono apparse subito disperate: il piccolo quando sono arrivati i soccorsi era già in arresto cardiaco. I sanitari hanno, quindi, praticato il massaggio cardiaco e dopo averlo rianimato lo hanno trasportato all'ospedale Grassi di Ostia. Una corsa disperata che però è risultata vana: i medici del Pronto Soccorso non hanno potuto fare altro che costatarne il decesso.

Nell'incidente anche la madre, Elena Uccello, 29 anni, e la figlia di tre anni sono rimaste ferite. Non sono in pericolo di vita. La piccola è stata trasferita dall'ospedale Sant'Eugenio al Bambino Gesù e in seguito dimessa.

La mamma resta ricoverata al Sant'Eugenio: ha contusioni ed è ancora in forte stato di shock. Con lei c'è il padre del piccolo Manuel e gli altri familiari accorsi dopo l'incidente.

"Dopo l'incidente continuavano a filmare, il papà di un altro bambino li ha ripresi e ha discusso con i ragazzi": a raccontarlo è Alessandro Milano, amico della famiglia Proietti e papà di un amichetto di scuola di Manuel.

"Dobbiamo tutti parlare e raccontare quello che è successo. Filmavano e il bimbo era morto", ripete Alessandro.

"Siamo distrutti, questa macchina sfrecciava da giorni. Andavano fermati". Queste le parole che i cittadini del quartiere ripetono arrivando sul posto dove Manuel è morto.

"Questa macchina sfrecciava da giorni. Mi è rimasta impressa perché era molto bella come auto, ma dentro di me, vedendo alla velocità in cui andava, ho pensato: questi se prendono qualcuno lo uccidono", ha raccontato una signora della zona.

Un altro abitante della zona spiega che "il proprietario della concessionaria che ha affittato l'auto ai ventenni lo conosciamo tutti. Ieri è venuto dopo l'incidente ed era arrabbiato perché la macchina era rotta".

Fiori, peluche e girandole colorate, sono state deposti sul posto dell'incidente. "Piccolo angelo sei volato in cielo troppo presto. Proteggi da lassù la tua mamma e la tua sorellina", questo è uno dei tanti bigliettini, lasciato accanto a un girasole.

Continua il via vai delle persone del quartiere, che commosse lasciano giochi e fiori.

C'è anche un disegno colorato lasciato da una bimba, che ritrae due bambini accanto a dei fiori a e dei cuori. L'omaggio al piccolo Manuel, sotto un albero, è poco distante dall'asilo dove ieri la madre lo aveva preso prima di avere il terribile incidente. (Ansa)

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