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L'università italiana recupera matricole, i dati del Ministero: confermata la maggiore presenza femminile

Nel 2021-2022 gli studenti e le studentesse iscritte al primo anno erano, rispettivamente, 143.164 e 179.501: sono decisamente aumentate. Rimane costante sul totale degli studenti la quota degli iscritti per l'area Stem (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica): circa il 30 per cento delle nuove immatricolazioni

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ROMA. Sono 329.817 i ragazzi per la prima volta immatricolati nelle università italiane nell'anno accademico in corso, il 2022-2023. Oltre 7.000 in più rispetto al 2021-2022 (dato di giugno dell'anno scorso), il 2,2 in più in termini percentuali. È la fotografia che emerge dall'ultima elaborazione statistica del Ministero dell'Università e della Ricerca sul 2022-2023 sui corsi di laurea o di laurea magistrale a ciclo unico negli atenei italiani statali e non.

Si tratta di dati ancora provvisori - i definitivi saranno rilasciati in autunno - ma che confermano un aumento delle immatricolazioni significativo, che ha consentito di recuperare quasi tutto il calo dello scorso anno, e che fanno sperare in un rinnovato interesse per gli studi universitari.

Tra le quasi 330.000 nuove immatricolazioni è confermata la maggiore presenza femminile - 183.647 nuove iscritte, il 56% - rispetto a quella maschile - 146.170 nuovi studenti, il 44% -. Nel 2021-2022 gli studenti e le studentesse iscritte al primo anno erano, rispettivamente, 143.164 e 179.501.
Rimane costante sul totale degli studenti la quota degli iscritti per l'area Stem (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica): circa il 30 per cento delle nuove immatricolazioni.

Costanti anche i nuovi studenti per l'area economica, giuridica e sociale (35%) e per quella sanitaria e agro-veterinaria (17%). Confermate per questo anno accademico le opzioni per l'area artistica e letteraria (18%). 

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