Guerra / Il punto

L'attacco russo a 30 km da Kiev, combattimenti con l'esercito ucraino. Si contano decine di morti, civili in fuga

L'attacco scatenato da Putin colpisce anche la capitale: "Ci aspettiamo anche un attacco alla sede del governo". La Cnn: l'aeroporto internazionale di Kiev sotto il controllo russo. File di auto in fuga dai bombardamenti, molte sono già arrivate alle frontiere occidentali verso Slovacchia e Moldavia. L'esercito russo: già distrutti 74 obiettivi militari. La Nato rafforza la presenza militare lungo il confine orientale dell'Alleanza

IL CONFLITTO Putin minaccia il mondo
REAZIONI La condanna di Fugatti e del mondo sindacale trentino
IL DRAMMA Le foto del conflitto in Ucraina

ROMA. La furia scatenata da Vladimir Putin in Ucraina non si placa.

Movimenti truppe e bombardamenti russi hanno colpito non solo le postazioni uraine nei territori separatisti filo russi ma anche impianti principalmente militari (pare) nell'area della capitale Kiev.

Si combatte, secondo le ultime notizie, anche a una trentina di chilometri da Kiev e le autorità ucraina lanciano un ennesimo, disperato appello: "Ci aspettiamo anche un attacco alla sede del governo".

La Cnn verso le 16 ha annunciato che anche l'aeroporto internazionale di Kiev adesso è sotto il controllo russo.

Molti cittadini si sono messi in fuga dalla capitale, in auto, verso sud-ovest. Code di automobili provenienti dall'Ucraina sono già state segnalate alle frontiere con Moldovia e Slovacchia.

Le testimonianze da Kiev: stazioni dei treni e degli autobus prese d’assalto, si fa incetta di benzina

Le forze armate russe avanzano decise verso Kiev, e la capitale ucraina inizia a svuotarsi. Stazioni dei treni e degli autobus sono prese d’assalto, così come i distributori di benzina. Le testimonianze dalla città dopo l’attacco russo.

Nella città molte persone si sono rifugiate nelle stazioni della metropolitana, per proteggersi da eventuali bombardamenti, in assenza di rifugi anti-aerei.

Negli hotel di Kiev che ospitano anche la stampa straniera, tutti sono stati invitati a raggiungere i sotterranei.

Durante un briefing nell'ufficio presidenziale di Kiev, il consigliere di Zelensky Mykhailo Podolyak ha consigliato ai giornalisti di lavorare dalle loro redazioni poiché le autorità ucraine si aspettano un assalto alla sede del governo.

Al momento si contano già a decine le vittime dell'attacco russo in Ucraina.

Forze russe sarebbero entrate nel Paese da più punti della frontiera, anche da Bielorussia e Crimea.

Forti esplosioni e scontri sono stati riferiti a Odessa, Kharvik, Mariupol, Leopoli e a Kiev.

Secondo la presidenza ucraina, "più di 40 soldati ucraini e circa 10 civili sono stati uccisi", e si contano anche 18 morti fra cui 10 donne, in un raid russo su Odessa.

Sul fronte opposto sarebbero stati abbattuti "cinque aerei e un elicottero russi" e "circa 50 occupanti" sarebbero morti.

Bloccata la navigazione nel mare d'Azov. Mosca annuncia: "Annientate le difese aeree" ucraine, ma denuncia "vittime civili nel Donbass", Kiev chiama i civili alle armi e fa appello alla donazione di sangue per i soldati feriti.

Il consigliere presidenziale ucraino Mykhaylo Podolyak afferma che ci sono pesanti combattimenti all'aeroporto di Hostomel, a circa 30 chilometri a nord-ovest di Kiev. Lo riporta Bloomberg.

Mosca afferma di aver distrutto 74 obiettivi militari, incluse 11 piste d'atterraggio.

Nel primo pomeriggio di oggi, 24 febbraio, si è parlato di una fase di relativo rallentamento nelle operazioni militari, dopo l'inferno scatenato da Mosca nelle ore precedenti.

Sul fronte occidentale tornano venti da guerra fredda, con la Nato che annuncia uno spiegamentio di forze militari lungo i confini orientali dei Paesi membri.

Il segretario generale del Patto atlantico, l'ex premier socialdemocratico norvegese Jens Stoltenberg, ha tuonato: "La Russia ha attaccato l'Ucraina, è un atto brutale di guerra. Quello che aveva detto da mesi è successo.

È un momento grave per noi, la guerra è in Europa.

Nei prossimi giorni invieremo ulteriori forze sul fianco Est dove già sono state inviate migliaia di truppe. Dopo l'invasione della Russia di un Paese non alleato abbiamo attivato oggi il piano di difesa della Nato, che dà maggior autorità ai comandanti in campo.

Noi siamo pronti, ma la nostra è un Alleanza preventiva, non vogliamo un conflitto. La Russia ha chiuso le porte ad una soluzione diplomatica". 

I Paesi alleati della Nato - si legge nelle conclusioni del Consiglio Atlantico - non accetteranno mai riconoscimenti illegali" da parte di Mosca. Richiamiamo con urgenza la Russia a tornare indietro dal percorso di violenza e aggressione scelto.

Nel corso della riunione del Consiglio Atlantico è stata approvato un ulteriore dispiegamento di forze di terra, acqua e aria sul fianco sinistro dell'Alleanza. È stata anche aumentata la prontezza di risposta dei contingenti.

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