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Biden: «Un attacco russo in Ucraina è imminente». Draghi: «La de-escalation non si è vista, nessun ritiro delle truppe di Mosca»

Di nuovo alta la tensione internazionale, il nostro premier: «quello del ritiro era un falso annuncio di Putin, invece ha dislocato altri 7 mila soldati al confine»

WASHINGTON. Un attacco russo in Ucraina è imminente, possibile "nei prossimi giorni": lo ha detto il presidente Usa Joe Biden, precisando che il rischio di un'invasione russa dell'Ucraina è "molto elevato".
"Abbiamo ragione di credere" che la Russia stia preparando un'operazione sotto "falsa bandiera" in Ucraina: lo ha detto il presidente Usa Joe Biden parlando con i giornalisti.

Joe Biden non prevede di chiamare nuovamente Vladimir Putin. Lo ha detto lui stesso parlando con i reporter nel pieno della crisi ucraina. "La Russia procede verso un'invasione imminente" dell'Ucraina: lo ha affermato anche l'ambasciatrice americana all'Onu.

La Casa Bianca ha dichiarato che «quello del ritiro delle truppe dal confine con l'Ucraina era un annuncio "falso" da parte della Russia, che invece ha schierato altri 7.000 soldati».

Intanto prosegue l’opera delle diplomazie. 

"Per il momento episodi di de escalation sul terreno non si sono visti". Lo ha detto il premier Mario Draghi al termine del consiglio Ue informale sulla crisi ucraina. "L'obiettivo - ha detto il premier - è ora far sedere al tavolo il presidente russo Vladimir Putin e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. L'Italia sta facendo il possibile per sostenere questa direzione". "Dobbiamo perseguire la strategia della deterrenza ferma, non dobbiamo mostrarci deboli".

"La nostra unità è la cosa che più ha colpito la Russia. Avremmo potuto dividerci perché ad esempio nella Nato ci sono tantissimi Paesi non solo quello che viene definito Occidente". "Non possiamo rinunciare ai principi fondanti dell'Alleanza", ha sottolineato.

"Sostanzialmente la situazione è quella di qualche giorno fa, questi episodi che sembravano annunciare una de-escalation non sono presi seriamente, quindi dobbiamo rimanere pronti ad ogni eventualità", ha aggiunto Draghi.

L'esercito intanto ucraino ha reso noto che le forze separatiste appoggiate dalla Russia nell'Ucraina orientale hanno sparato colpi di mortaio contro un villaggio nella regione di Lugansk, colpendo un asilo. Secondo i militari, non ci sono stati feriti. Lo riporta il Guardian, che pubblica alcune immagini diffuse da ufficiali militari ucraini che mostrano l'asilo danneggiato preso di mira nel villaggio di Stanytsia Luhanska. Tre adulti sono rimasti feriti nel bombardamento con colpi di mortaio di un asilo avvenuto oggi nel villaggio di Stanytsia Luhanska, situato in territorio controllato dall'Ucraina: lo scrive in un tweet il corrispondente dell'Independent, Oliver Carroll, sottolineando che in quel momento i bambini "erano in un'altra stanza". "Ho parlato con un operatore umanitario, il quale ha confermato che il numero dei feriti ora è di tre: un insegnante, un'assistente alla lavanderia e una guardia giurata. I bambini erano in un'altra stanza", si legge nel tweet. Carroll ha inoltre postato un video che mostra l'interno della parte dell'asilo colpita, con evidenti danni.

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