Piemonte / Il caso

Il dentista che voleva farsi vaccinare un braccio finto ora se la prende con i giornalisti: «Mi avete rovinato la vita»

Il medico è stato denunciato per truffa dopo essersi presentato a un centro vaccinale di Biella indossando una tuta di silicone, per ottenere il green pass senza il vaccino: ma l'infermiera si è accorta dell'inganno

IL FATTO Scoperto dall'infermiera al momento dell'iniezione nel silicone

TORINO. Ha fatto il giro dei media, anche all'estero, la notizia incredibile del dentista biellese che si è presentato all'hub vaccinale con un avambraccio in silicone, pensando di ingannare gli operatori sanitari - che non sono caduti nel tranello - e ottenere il green pass senza il vaccino.

Ora il medico, 57 anni, dovrà affrontare una denuncia per truffa, oltre alla improvvisa e indesiderata notorietà: «Andate via, mi avete rovinato la vita», ha detto ai giornalisti che lo attendevano fuori del cancello di casa. Il professionista, quando ha visto i reporter davanti all'abitazione, ha addirittura contattato i carabinieri.

L'odontoiatra, già sospeso dalla professione perché non vaccinato, dovrà probabilmente fare i conti nuovamente anche con l’Ordine dei medici, che ha sottolineato la gravità dell'episodio, annunciando un provvedimento disciplinare.

Il fatto era accaduto tre giorni fa a Biella, in un centro vaccinale ad accesso diretto per le prime dosi.

"Il caso rasenta il ridicolo, se non fosse che parliamo di un gesto di una gravità enorme, inaccettabile di fronte al sacrificio che la pandemia sta facendo pagare a tutta la comunità", sottolineano il governatore Alberto Cirio e l'assessore alla Sanità, Luigi Icardi.

Nonostante l'applicazione in silicone fosse molto simile alla vera pelle, il colore e la percezione al tatto hanno insospettito l'operatrice sanitaria impegnata nella vaccinazione, che ha chiesto quindi alla persona di mostrare per intero il proprio braccio. Una volta scoperto, il soggetto ha cercato di convincere l'operatrice a chiudere un occhio.

"La prontezza e la bravura dell'operatrice - aggiunge Cirio - hanno rovinato i piani di questo soggetto che ora ne risponderà alla giustizia. Ciò che è accaduto è estremamente grave. Quel gesto prende in giro tutto il servizio sanitario regionale, che sta funzionando bene e sta mettendo in sicurezza la vita dei piemontesi", conclude Cirio.

"Era una persona distinta, come tante altre, perfino sorridente, cosa che negli ultimi periodi accade di rado.

Cosa ho provato? Sgomento...", dice l'infermiera che ha sventato il tentativo di ottenere il green pass senza vaccino.

"Ho subito intuito che qualcosa non andava - aggiunge - Siamo professionisti, ma di cose tanto fantasiose non mi erano mai accadute".

Si tratta di un episodio inqualificabile, irrispettoso nei confronti degli operatori, che denota una totale mancanza di responsabilità", commenta Mario Sanò, direttore generale dell'Asl di Biella. "Un episodio deplorevole, che fa male all'intera comunità - aggiunge - dal momento che siamo tutti impegnati ad accelerare la somministrazione delle terze dosi".

Del caso è tornato a parlare anche il governatore, Alberto Cirio: "ciò che è accaduto è estremamente grave. Quel gesto prende in giro tutto il servizio sanitario regionale, che sta funzionando bene e sta mettendo in sicurezza la vita dei piemontesi". 

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