Sport / Il lutto

Verona, dolore per la morte di Andrea Conti: il campione di handbike vittima di un incidente in allenamento

Lo scontro con una vettura sulla stessa strada in cui trent'anni prima un incidente lo aveva reso tetraplegico. Dal 2002 gareggiava con la handbike, tre i successi nel Giro d'Italia

VERONA. Ha segnato la comunità locale, e non solo, la scomparsa di Andrea Conti, campione di handbike, vittima di un incidente stradale.

Conti, 51 anni, vincitore di tre edizioni del Giro d'Italia nel 2015, 2016 e 2019, ha avuto un incidente mentre si stava allenando lungo la provinciale Bosco Chiesanuova-Cerro Veronese, in vista dell'ultima prova della corsa rosa ad Assisi.

Una settimana fa si era scontrato frontalmente con un'auto che viaggiava sulla corsia opposta, ed era stato traportato in gravi condizioni all'ospedale di Borgo Trento dove era caduto in coma e dove ieri, 29 settembre, ha cessato di vivere.

Una dinamica che ricorda l'incidente che ha visto coinvolto Alex Zanardi.

Noto anche come il "ciclista-poeta" (nelle occasioni pubbliche in cui era invitato leggeva sempre alcuni dei suoi versi composti in dialetto veronese), Conti (nella foto da Fb) si era speso molto negli incontri con le scolaresche per promuovere la sicurezza stradale.

Era di Cerro Veronese, compaesano di Damiano Cunego, e a 18 anni era rimasto vittima sulla stessa strada che gli è costata la vita di un incidente che gli aveva causato una lesione cervicale, restando tetraplegico.

Nel 2002 si era avvicinato allo sport e al ciclismo, utilizzando le braccia e solo parzialmente le mani. Per spingere l'handbike aveva bisogno di protesi speciali.

Gareggiava per il Gsc Giambenini.

Subito dopo l'incidente, il 24 settembre scorso, sulla pagina Facebook del Giro Handbike era comparso un messaggio di sostegno per Conti: "Non riusciamo nemmeno a pensarla una finalissima senza di lui. Andrea è il sole della nostra manifestazione, quel sorriso che non può mancare, è parte integrante della grande famiglia del Giro Handbike. Forza Andrea, ti aspettiamo prestissimo a braccia aperte per cantare ancora una volta tutti insieme. Questa finalissima è dedicata a te!".

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