Astronomia/ Stagioni

Siamo ufficialmente in primavera: oggi la notte durerà come il giorno

Per gli scienziati, il passaggio alle 10,37 di stamattina: il Sole allo zenit dell’equatore, si va verso la bella stagione

ROMA. Dalle 10,37 di oggi siamo in primavera. Non quella del calendario, ma quella astronomica. Cade infatti oggi l’equinozio, fenomeno per il quale il Sole illumina perpendicolarmente l’equatore, una circostanza che ricorre due volte all’anno.

Equinozio significa letteralmente che la notte avrà la stessa durata del giorno: ed è effettivamente quello che accade in tutto il pianeta, con circa dodici ore di luce e dodici ore di buio. Nel nostro emisfero boreale le giornate andranno da oggi via via allungandosi, fino al solstizio d’estate, il giorno più lungo, dopodiché torneranno ad accorciarsi, passando per l’equinozio d’autunno, per poi toccare il giorno più corto nel solstizio d’inverno.

In termini astronomici l’equinozio è quel momento della rivoluzione terrestre in cui il Sole si trova allo zenit dell'equatore. L'asse di rotazione terrestre infatti è inclinato mediamente di 23° 27'. Questa inclinazione, unita al moto di rivoluzione, fa sì che la luce solare raggiunga il nostro pianeta con una angolazione sempre diversa. Gli equinozi sono quei momenti dell’anno in cui l’angolazione della luce è perpendicolare.

Nel linguaggio scientifico ed astrologico, l’equinozio di marzo è chiamato anche “punto vernale”, “punto dell'Ariete” o “punto gamma”. Cade intorno al 20 di questo mese, ma può capitare anche il 21 e, dal prossimo 2044, ricorrerà saltuariamente anche il 19. La variabilità di questa data è dovuta alle inesattezze del nostro calendario, che non coincide esattamente con l’anno siderale.

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