Vaccini: AstraZeneca taglia ancora le forniture, la rabbia delle Regioni

Il taglio nazionale, comunicato oggi a varie Regioni, sulle dosi in consegna questa settimana del vaccino Astrazeneca, si aggirerebbe sul 15%.

"Ci è stata comunicata una riduzione di 9 mila dosi del vaccino Astrazeneca per le prossime consegne e questa è una brutta notizia. Mi domando come si possano conciliare le presunte offerte di mediatori proposte ad alcune regioni su mercati paralleli per il vaccino Astrazeneca con l'acclarata riduzione", dichiara l'Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato.

In effetti, l'interrogativo apapre più che legittimo, anche alla luce della reticenza delle Big Pharma sulla questione dei vaccini offerti sul libero mercato e della supposta disponibilità di decine di milioni di dosi, se fossero autentiche lòe offerte ricevute fra l'altro dalle Regioni Veneto ed Emilia Romagna.

Esiste forse un mercato parallelo alimentato da chi si è accaparrato dosi superiori al proprio fabbisogno, pagandole molto più di quanto oaga la Ue in base ai propri contratti?

"Gravissima la riduzione improvvisa della consegna di vaccini #Astrazeneca. Noi ce la stiamo mettendo tutta ma con questa incertezza è tutto più difficile. L'Italia tuteli gli interessi nazionali e le programmazioni delle Regioni, intanto prepariamoci alla produzione di vaccini validati da Ema e Aifa da parte delle nostre aziende", scrive su Fb il segretario del Pd e governatore del Lazio Nicola Zingaretti.

Il presidente della Toscana, Eugenio Giani, annuncia per parte sua  l'impegno per la produzione in loco dei vaccini. "Stiamo pensando - dice - di usare i fondi europei destinati alla ricerca farmaceutica e in particolare ai vaccini per incentivarne la produzione: l'invito dunque che rivolgo alle aziende toscane è di attrezzarsi per dare seguito a questa opportunità.

Ho visto che nei finanziamenti europei che ci potranno arrivare con il Fesr 2021-27 noi possiamo anche poter stanziare verso la ricerca farmaceutica del vaccino risorse europee che avranno un carattere di priorità. Come Regione Toscana, più che andare a cercare a chissà quale mercato i vaccini, perché su quel versante noi ci manteniamo in armonia con lo Stato, ci vogliamo concentrare sul supportare chi si cimenta nella ricerca per la produzione di vaccini, perché i vaccini sono il vero strumento per contrastare la pandemia e per farci ritornare tutti alla normalità".

È  in corso la Conferenza delle Regioni per discutere dell'ipotesi di una temporanea zona arancione in tutta Italia e di possibili revisioni del sistema delle fasce, ma ora si parla anche del taglio dei vaccini di Astrazeneca.

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