Zaia: il Veneto cercherà vaccini nel mercato. «Obiettivo turismo covid free, rispettando le leggi»

«Ci stiamo muovendo per vedere se sul mercato possiamo trovare altri vaccini». Lo spiega il Presidente del Veneto Luca Zaia, sottolineand che ritiene la cosa «legittima» se fatta nel rispetto delle regole.

«È altrettanto legittimo - cominciare a ragionare sui comparti covid free: noi dobbiamo essere i primi con le nostre imprese»

«C’è qualche notizia di chi dice che si possono trovare sul mercato. Nella legalità e nel rispetto delle leggi. Come se li compra la Germania non capisco perché gli altri non riescano a comprarseli», ha aggiunto Luca Zaia, presidente della regione Veneto, nel corso del punto stampa odierno.

«È inverosimile che ci sia un monopolio mummificato dei vaccini: il mondo è più fluido rispetto a come lo stiamo vivendo noi», ha aggiunto Zaia, precisando che l’intenzione della Regione è di sondare la possibilità di trovare sul mercato vaccini Pfizer, Moderna e AtraZeneca.

«In Gran Bretagna il vaccino c’è - continua - non vorrei che qui ci fosse una visione monopolistica».

Per questo Zaia sollecita il coinvolgimento in questo progetto delle imprese, citando Enrico Carraro per Confindustria e Marco Michielli per Confturismo.

«Non penso- sottolinea -  sia un reato comprare i vaccini.

Le aziende farmaceutiche continuano a rispondere che non hanno la possibilità di avere un contatto diretto con gli enti locali o con i privati, però il mondo è grande e cercheremo di capire, nel rispetto delle regole.

Penso che la prima regione turistica in Italia, tra le prime al mondo, non possa che puntare a un progetto covid free per il turismo sul quale stiamo lavorando nella ricerca della materia prima, che è il vaccino».

«Intanto, si sta andando avanti. Abbiamo sempre la speranza che ci siano rafforzamenti delle consegne rispetto a quelle preventivate, Pfizer ha fatto balenare l’idea di poterci dare forniture più cospicue rispetto al previsto e io spero che accada»

Frattanto, le aziende venete aderenti a Confindustria si offrono di far vaccinare i propri dipendenti, attraverso il medico competente, all’interno dei propri spazi, in locali riservati e idonei allo scopo, nel rispetto del Piano di vaccinazioni regionale che dà priorità alle categorie più esposte e deboli.
La proposta è contenuta in una lettera che il presidente di Confindustria Veneto, Enrico Carraro, ha inviato al presidente della Regione Luca Zaia, per una collaborazione nel rispetto del ruolo di ciascuna parte, d’intesa con i presidenti delle Confindustrie territoriali.

«Nell’ultimo periodo - afferma Carraro - sono sempre più numerose le aziende associate che ci chiedono indicazioni sulle modalità e le tempistiche che verranno adottate per la vaccinazione del proprio personale. Si tratta di un tema molto sentito, da cui dipende la ripartenza in piena sicurezza delle attività produttive nella loro totalità e completezza.

Nei giorni scorsi abbiamo scritto all’assessore alla salute Manuela Lanzarin manifestando l’esigenza di individuare alcuni settori produttivi da considerarsi con particolare attenzione, in quanto dispongono di personale più esposto al rischio di contagio. Mi riferisco, ad esempio, al personale che entra in contatto con strutture sanitarie, al personale sanitario dei centri termali, ai trasfertisti, ai trasportatori».

In base al riscontro dalla Regione, si potrà concordare un percorso da seguire per mettere velocemente ‘a terrà il progetto. «Sarà nostra cura - conclude il presidente degli Industriali veneti - coinvolgere anche le Organizzazioni sindacali. Peraltro, da questo fronte arrivano già segnali di interesse, sia a livello nazionale che regionale. L’obiettivo di tutti è infatti superare l’emergenza e ricominciare a crescere per creare benessere e opportunità di sviluppo per le imprese e i cittadini veneti».

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