Preso Johnny lo Zingaro dopo l'evasione «Fuga per amore»

Il latitante Giuseppe Mastini, conosciuto come Johnny lo Zingaro, è stato catturato dalla polizia, con la collaborazione della polizia penitenziaria nelle campagne in provincia di Sassari. Secondo quanto si apprende, era nascosto in un casale in una zona rurale e avrebbe riferito agli agenti che la sua fuga era avvenuta per ragioni sentimentali.

L’uomo era scappato dopo un permesso premio dal carcere di Sassari lo scorso 6 settembre.

È stata la sua terza fuga dal 1987.

Mastini era a Sassari dal luglio 2017, dopo un’altra evasione, il 30 giugno, da Fasano, in provincia di Cuneo. Anche allora era uscito in regime di semilibertà e non era più rientrato. Lo «zingaro» - il cui soprannome è legato alle sue origini sinti -  ha alle spalle una lunga scia di sangue dalla fine anni Settanta. Commise il suo primo omicidio ancora undicenne. Fu coinvolto anche nell’inchiesta sulla morte di Pier Paolo Pasolini. Negli anni Ottanta seminò il terrore a Roma. La sua prima evasione risale al 1987: approfittando di una licenza premio, non rientrò in carcere e si rese protagonista di furti e rapine, del sequestro di Silvia Leonardi, dell’omicidio della guardia giurata Michele Giraldi e del ferimento del carabiniere Bruno Nolfi. Fu catturato nel 1989.

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