«Le intese con il Trentino restano tutte valide» Il neo ministro Erika Stefani rassicura

di Angelo Conte

I patti siglati dalla Provincia con i governi precedenti, come l'Accordo di Milano o il Patto di Garanzia, rimangono validi. E lo stesso riguarda le intese relative alla concessione per l'A22 che il governo è chiamato ora a portare a termine. Erika Stefani , nuovo ministro per gli Affari regionali, rassicura le autonomie rispetto al futuro rapporto con il governo. Stefani, leghista nata a Valdagno in provincia di Vicenza nel 1971, è entrata in politca nel 1999 come consigliere comunale e vicesindaco a Trissino. La svolta politica è arrivata nel 2013 quando è stata eletta in Parlamento per la prima volta. Durante la legislatura, è stata vicepresidente del gruppo Lega nord Autonomie dal 15 luglio 2014, membro della giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari, componente della commissione Giustizia. Inoltre ha fatto parte della commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio e su ogni forma di violenza di genere. Rieletta il 4 marzo, con la nascita del governo Lega-Cinque stelle è stata scelta per un ministero decisivo, quello che dovrà portare l'autonomia alle regioni del Veneto e della Lombardia. In questa intervista chiarisce come intende gestire i dossier relativi alla nostra Provincia. 

Rispetto alle competenze del Trentino ancora da assegnare, come quella sulle Agenzie fiscali, pensa sia utile che vengano attribuite alla Provincia o ritiene che si debbano fermare? Tutti gli accordi presi dal Trentino con passati governi in materia di competenze da assegnare alla vostra Autonomia saranno da noi rispettati. La assegnazione di nuove competenze alle Autonomie virtuose come la vostra saranno da questo governo prese in considerazione in modo molto serio. 

La Provincia ha firmato col governo precedente il Patto di Garanzia che definisce gli sforzi da qui al 2023 del Trentino per il risanamento dei conti pubblici. Lo ritiene valido o verrà messo in discussione? L'Autonomia trentina ha sottoscritto questo accordo con il governo di centrosinistra, così come sottoscrisse l'accordo di Milano del 2009 col governo di centrodestra. Noi rispetteremo tutti gli accordi già sottoscritti dalla vostra Provincia con il governo precedente.

Da tempo si attende un via libera sulla concessione A22 per gli enti locali (Regione, Province di Trento e Bolzano e Comuni) per assegnarla per i prossimi 30 anni. Ritiene, anche se le competenze sono di altri due ministeri, che sia una scelta da confermare? Anche questo è un accordo già sottoscritto. Riteniamo debba essere portato a termine così come previsto.

L'aumento di autonomia per le Regioni ordinarie che hanno avviato il percorso è compatibile con un mantenimento di quelle in capo alle due Province, Trentino e Sudtirolo? Certo che sì. La vostra Autonomia è il modello di riferimento per gli altri territori che chiedono maggiori forme di autogoverno, come il mio Veneto. Lo sviluppo della autonomia delle regioni ordinarie tutelerà maggiormente anche le autonomie speciali come la vostra che ne usciranno rafforzate. Innalzando il livello di autogoverno delle Regioni ordinarie saranno sempre meno coloro che, a mio modo di vedere erroneamente, mettono in discussione le autonomie speciali. 

Avrà un rapporto collaborativo con i vertici delle due Province di Trento e Bolzano, sebbene siano di un colore politico diverso dal nuovo governo? Ovviamente! A breve chiederò un incontro con i vostri governatori delle autonomie speciali di Trento e di Bolzano.

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