Salvini lancia l'offensiva per le provinciali «Mandiamo Rossi a giocare a tennis con Renzi»

«L'appuntamento è a ottobre: abbiamo fatto trenta ora facciamo trentuno: io sono testardo, se ci date una mano mandiamo Rossi a giocare a tennis insieme a Renzi, visto che per giocare a tennis bisogna essere in due». Matteo Salvini fa esplodere la sala della cooperazione, strapiena di gente, concludendo il suo comizio, durato una mezz'oretta, con la promessa di portare a termine anche il secondo obiettivo: il piatto grosso per il popolo leghista trentino, che è la conquista della Provincia.

«Son qui per ringraziare, perché il voto trentino è stato storico, emozionante, ci riempie di gioia e ci stiamo preparando per il 3 ottobre con una squadra per riprenderci un territorio per troppo tempo governato da falsi autonomisti che non hanno fatto quello che dovevano fare». Il leader della Lega Matteo Salvini ha spiegato in questo modo la sua presenza a Trento.

«C’è un centrodestra che è stato premiato, c’è un programma e gli altri ci devono dire se vogliono darci una mano ad abolire la legge Fornero, a ridurre le tasse, a impedire gli sbarchi».

Prima dell’arrivo di Salvini, a qualche decina di metri dalla Sala della Cooperazione, hanno manifestato pacificamente una trentina di militanti del Centro sociale Bruno. Avevano annunciato l’iniziativa su Facebook per dare il loro «appoggio alla resistenza curda» e «per contestare la presenza del leader xenofobo Matteo Salvini». I manifestanti hanno esposto uno striscione e gridato slogan contro la Lega e il suo leader.

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