Madre e bimba uccise a Parma Confessa il figlio di 21 anni

Ha confessato di avere ucciso la madre e la sorellina, Solomon Nyantakyi il giovane fermato a Milano dalla polizia per il duplice omicidio avvenuto a Parma.

Solomon Nyantakyi, 21 anni, il giovane sospettato di avere ucciso la madre Nfum Patience di 43 anni e la sorellina di 11 Magdalene, era stato rintracciato e fermato dalla polizia a Milano.[[{"type":"media","view_mode":"media_preview","fid":"1604661","attributes":{"alt":"","class":"media-image","height":"180","style":"float: right;","width":"180"}}]]

"Sono senza parole: Solomon era un ragazzo pacifico e molto taciturno, non avrebbe mai fatto male a una mosca. Ma ha sofferto di depressione". Lo racconta Cristiano Lucarelli, ex attaccante del Livorno e della nazionale, che allenò Solomon Nyantakyi nelle giovanili del Parma. "In un anno, lo sentii parlare due volte - racconta al telefono con l'ANSA - Sapevo dei suoi problemi, e l'ho chiamato in Lega Pro al Cuiopelli un anno fa. Ma dopo quindici giorni di ritiro è voluto andare via, gli mancava la famiglia".

La donna di 45 e la figlia di 11 anni, Nfum Patience e la piccola Magdalene Nyantakyi, origini ghanesi ma da anni residenti in Italia, sono state trovate morte, massacrate verso le 21 nel loro appartamento in via San Leonardo, nella prima periferia di Parma. Sono state uccise con molte coltellate, o forse con un altro oggetto contundente, tanto che la scena del delitto è apparsa raccapricciante: macchie di sangue ovunque, già nel corridoio e nell'ingresso, sui muri, ed è stato molto difficile accedere alle altre stanze senza correre rischi di inquinare lo scenario. Il sospettato, secondo figlio della donna, Solomon Nyantakyi, 21 anni, è una promessa del calcio mancata, tanto che fu convocato in prima squadra diverse volte da Donadoni, nell'anno del crac del Parma Fc. 

Ad accorgersi del duplice omicidio è stato un terzo figlio della donna, Raymond Nyantakyi, 25 anni, quando è tornato a casa dopo la giornata di lavoro. Il giovane è stato portato in Questura per sentire la sua testimonianza mentre è partita in città la caccia all'uomo, alla ricerca del terzo figlio irreperibile e fortemente sospettato del duplice delitto. Sul luogo del massacro si sono recati il Pm di turno, Paola Dal Monte, la polizia scientifica e diverse pattuglie della squadra mobile di Parma.

Raymond, sconvolto, dopo aver rinvenuto i corpi ha prima avvisato una vicina e poi ha fatto partire la chiamata al 113, l'annuncio del massacro. I corpi delle due vittime sarebbero stati rinvenuti in sala da pranzo ma il sangue sarebbe stato lasciato un po' ovunque nell'appartamento.

I sospetti si sono indirizzati subito sul 21enne che nel frattempo era sparito, con un indizio forte a suo carico: il suo telefonino è risultato irraggiungibile proprio dal momento del delitto. Il giovane è stato una promessa del calcio, prima che problemi comportamentali ne precludessero un facile progresso nel mondo del pallone.

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