Amnesty: in Turchia cresce la repressione della stampa

«Da quando, dopo il tentato colpo di stato del luglio scorso, si è intensificato il giro di vite nei confronti della stampa, le autorità turche non hanno smesso un attimo di dare la caccia a Cumhuriyet, oggi uno dei pochi quotidiani d’opposizione ancora aperti.

Sono già 12 i giornalisti di Cumhuriyet in carcere in attesa del processo e l’arresto di Oguz Gueven (direttore del sito, ndr) è un’ulteriore dimostrazione dell’intenzione delle autorità turche di eliminare definitivamente il giornalismo indipendente».

Lo ha affermato Andrew Gardner, ricercatore di Amnesty International sulla Turchia.

«Le notizie secondo cui Gueven sarebbe stato arrestato sulla base di un semplice titolo, riflette la nuova terrificante realtà di un Paese in cui si può finire in carcere anche per una parola fuori posto. Il suo arresto segna un altro giorno nero per il giornalismo in Turchia, Paese che dallo scorso anno vanta il triste primato di essere il carcere più grande al mondo per gli operatori dell’informazione», aggiunge Gardner.

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