Usa e Gran Bretagna sempre più vicini

La politica estera di Donadl Trump: incidente diplomatico con Enrique Pena Nieto, l'incontro con May, le telefonate a Putin e Merkel

Prove tecniche di accordi bilaterali tra Stati Uniti e Regno Unito. Dopo la bocciatura del Ttip, il presidente Trump ha incontrato Theresa May

«Le relazioni tra Usa e Gran Bretagna non sono mai state più forti». Lo ha detto Donald Trump in apertura della conferenza stampa congiunta alla Casa Bianca con Theresa May. «È un grande onore la sua visita», ha osservato, sottolineando che è la prima di un leader straniero dopo il suo insediamento. Trump ha ricordato anche il "rapporto speciale" che lega i due Paesi.

«Dobbiamo ridare prosperità ai nostri popoli», ha affermato Theresa May in conferenza stampa con Donald Trump alla Casa Bianca, indicando a missione dei governi di Regno Unito e Stati Uniti.

I due si sono stretti la mano nello studio Ovale sotto i flash dei fotografi e si sono scambiati un saluto cordiale prima di iniziare il bilaterale, poi Trump ha mostrato al primo ministro britannico il busto di Winston Churchill. «È un grande onore» averlo nel mio studio, ha commentato il presidente. «È un onore» essere alla Casa Bianca, ha risposto la premier britannica. Obama aveva rimosso il busto dallo Studio Ovale.

SCONTRO CON IL MESSICO

«Il Messico ha approfittato degli Stati Uniti per troppo tempo. Gli enormi deficit commerciali e il poco aiuto sul davvero debole confine devono cambiare, ora».

Lo ha detto Donald Trump parlando del suo progetto di muro al confine col Messico.

A lui ha risposto il ministro degli Esteri messicano, Luis Videgaray, confermando l’intenzione del suo Paese di «mantenere una collaborazione al più alto livello con gli Stati Uniti», ribadendo però che il Messico non intende pagare per il muro anti-immigrati ordinato da Trump, perché si tratta di «una questione di orgoglio e dignità» e dunque «non è negoziabile».

ANNULLATO L’INCONTRO

Il presidente messicano Enrique Pena Nieto ha annulla l’incontro di martedì prossimo alla Casa Bianca perché non vuole pagare il muro al confine con gli Usa.

E Donald Trump risponde annunciando che imporrà dazi doganali del 20% sulle merci messicane importate in Usa per finanziare la barriera. È la prima crisi diplomatica e la prima guerra doganale per il neo presidente, investito da una bufera per il suo ordine di costruire immediatamente un muro al confine col Messico e di dare un giro di vite all’immigrazione clandestina, condito con l’ennesimo apprezzamento per il waterboarding e il licenziamento del capo della polizia di frontiera.

CONFRONTO CON PUTIN

Il presidente prevede di avere un colloquio telefonico oggi col suo omologo russo Vladimir Putin.

I media riferiscono di una telefonata citando una fonte dell’amministrazione americana. Si tratterebbe della prima conversazione tra i due da quando Trump si è insediato alla presidenza Usa.

L’AZIONE CONTRO L’ISIS

Trump sta preparando una direttiva per il segretario alla Difesa, James Mattis, affinché elabori un piano per un’azione più aggressiva nella lotta all’Isis.

Lo afferma il New York Times citando funzionari della Casa Bianca. La mossa potrebbe aprire la strada all’invio di artiglieria da terra ed elicotteri da combattimento in Siria, per attaccare la capitale dello Stato Islamico, Raqqa. Secondo il Nyt, Trump darà al Pentagono 30 giorni per elaborare il nuovo piano d’azione.

LA TELEFONATA CON MERKEL

Il presidente americano Donald Trump dovrebbe tenere oggi una conversazione telefonica con la cancelliera tedesca Angela Merkel: probabilmente la conversazione verterà soprattutto sulla Russia e sull’Ucraina. Lo riportano media internazionali citando fonti anonime.

 

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