Colonia, polemiche sui controlli di polizia sui nordafricani

Coda di polemiche politiche per la gestione dell’ordine pubblico a Capodanno da parte della polizia di Colonia, che da un lato ha garantito una nottata tranquilla dopo le violenze dello scorso anno, dall’altro ha fermato e controllato centinaia di giovani nord-africani che stavano raggiungendo la città.

Verdi e Linke accusano la polizia di aver agito secondo criteri razziali, fermando giovani solo in base alla loro nazionalità e criticano l’utilizzo dell’acronimo «Nafri» (nord-africani) su twitter.

Esponenti di governo, tra gli altri Jens Spahn della Cdu, invece hanno difeso le forze dell’ordine: «Senza l’intervento della polizia si sarebbe ripetuto il Capodanno 2016», ha scritto Spahn su twitter. Già ieri, in una nota, il ministero dell’Interno aveva ringraziato la polizia per il suo operato. Anche il presidente della polizia di Colonia, Juergen Mathies, ha respinto le critiche, ribadendo che gli agenti hanno agito guardando «agli atteggiamenti» e non alla nazionalità dei sospetti, tanto è vero «che sono stati controllati anche dei tedeschi», ma ha deplorato l’utilizzo pubblico del termine «Nafri».

Sui quotidiani prevalgono giudizi positivi sul bilancio del Capodanno di Colonia. Per Die Welt «lo Stato ha mostrato la propria presenza»,
La Faz parla di «dimostrazione di forza al Duomo» di Colonia ma evidenzia che anche il tranquillo Capodanno 2017 ha dimostrato «un conflitto esistenziale tra le culture nord-africana e tedesca».

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