Vecchioni e la ricerca «La difesa con la scuola»

«La ricerca è quello che ti permettono le sovvenzioni statali, abbiamo cervelli immensi, il desiderio di essere al pari di altre nazioni, ma non abbiamo un governo centrale che lo capisca. La cultura e la scienza sono le colonne base di ogni civiltà, diamo invece importanza ad altre cose minime che sono questioni di battaglie politiche del tutto inutili».

Roberto Vecchioni, cantante e insegnante, parla così in uno scambio di idee con Marco Santarelli - ideatore del format «La scienza in valigia» - incontrato in occasione della «Notte azzurra» a Tottea, frazione di Crognaleto, piccolo centro montano in provincia di Teramo.

E a proposito della possibilità di conciliare l’arte con la scienza Vecchioni pensa che sì, si può, «l’arte è la zona del dubbio, la scienza è quella delle tentate certezze».

Per farlo però «bisognerebbe innanzitutto rimettere a posto la scuola. Ci vorrebbe qualche aiuto - dice Vecchioni - renderla uguale in tutta la penisola, dando una mano alle regioni più disastrate».

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