Polveriera libica: quattro bimbi uccisi

Dall’1 al 31 luglio la missione Onu in Libia (Unsmil) ha documentato i casi di 12 civili uccisi, tra cui 4 bambini e altri 29 feriti, in scontri a Bengasi, Derna e Kufra.

Si tratta di persone che non hanno partecipato direttamente alle ostilità ma ne sono rimaste coinvolte. La maggior parte delle vittime sono state causate da colpi di arma da fuoco o dall’esplosione di ordigni improvvisati e residuati bellici. Ma non sono mancati i raid aerei e i lanci di granate.

L’Onu ha aggiunto che il 21 luglio in una discarica di al-Leithi vicino Bengasi, sono stati ritrovati i corpi di 14 persone con segni di tortura e ferite di arma da fuoco alla testa. Il 27 luglio il centro medico di Bengasi ha consegnato ai parenti i corpi di tre infermieri uccisi dall’Isis.

Unsmil, che si è basata su informazioni raccolte grazie ad un controllo incrociato di varie fonti, ha chiesto ai soggetti impegnati nei combattimenti di proteggere i civili e di cessare le esecuzioni dei prigionieri. Nel conteggio non figurano le vittime a Sirte.

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