Centro sociale Bruno, azione legale della Provincia per i «danni» dell'occupazione all'ex Dogana

Azione legale per incassare i 119 mila euro che la Provincia autonoma di Trento chiede al Centro sociale Bruno come risarcimento «del danno che l’amministrazione ha subito a seguito dell’occupazione abusiva dell’immobile “ex Dogana”».

In altre parole, la Provincia intende andare fino in fondo nei riguardi del gruppo di giovani che, come noto, per alcuni anni ha trasformato in uno spazio di cultura, politica e aggregazione, un vecchio edificio abbandonato, nei pressi della stazione.

Uno stabile del quale successivamente lo stesso ente pubblico ha disposto la demolizione, per lasciare spazio a un parcheggio.

Nel documento approvato dalla giunta si legge, fra l’altro: «Con sentenza n. 310/2009 del 27 aprile 2009, irrevocabile dal 12 giugno 2009, i signori Zappini Federico, Malesardi Fabiano, Bleggi Stefano, Cicinelli Maria Vittoria, Baldo Donatello, Tamanini Milo sono stati riconosciuti colpevoli dei reati loro ascritti di cui agli articoli 633, comma 1 e 2 e art. 639bis C.p. perché, in concorso tra loro, invadevano arbitrariamente l’edificio “ex Dogana” di proprietà della Provincia autonoma di Trento, ubicato in via Dogana, al fine di occuparlo o comunque trarne profitto. Per tali fatti ai sensi dell’art. 444 del C.p.p. È stata loro applicata la pena concordata con il pubblico ministero.

Con nota di data 11 aprile 2016 il Dipartimento Infrastrutture e Mobilità ha comunicato la cifra del danno che l'Amministrazione provinciale ha subito a seguito dell'occupazione abusiva dell'immobile “ex Dogana” quantificandola in €. 119.000,00».

La delibera (vedi il documento allegato) è datata 29 luglio 2016 e dispone «l’atto di citazione avanti il Tribunale di Trento per la condanna dei signori Federico Zappini, Fabiano Malesardi, Stefano Bleggi, Maria Vittoria Cicinelli, Donatello Baldo, Milo Tamanini, chiedendone la condanna «al risarcimento dei danni conseguenti all’occupazione abusiva dell’edificio “ex Dogana”».

La rappresentanza e la difesa della Provincia, «con facoltà di agire anche disgiuntamente e di esercitare ogni facoltà assegnata dalla legge al difensore», è stata affidata dall’ente pubblico agli avvocati Nicolò Pedrazzoli, Fernando Spinelli e Monica Manica dell’Avvocatura della Provincia.

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