Transessuale brasiliano ucciso e gettato in un sacco dei rifiuti

È stato ucciso con colpi ripetuti alla testa, avvolto in un piumone e messo in un sacco dell’immondizia nero, di quelli condominiali, e gettato, come fosse un rifiuto. Così è finita la vita di Batista Thiago Fernando, un transessuale brasiliano di 30 anni, in una anonima e assolata periferia romana. La procura di Roma ha aperto un’inchiesta per omicidio volontario e la squadra mobile sta indagando nel mondo della prostituzione. Non si esclude che ad ucciderlo con ripetuti colpi possa essere stato un cliente che poi si è disfatto del corpo, gettandolo vicino ad alcuni cassonetti dei rifiuti. Ora è caccia all’uomo.

A dare l’allarme stamattina intorno alle 11.30 è stato un condomino di via Mazzeo di Ricco, una stradina residenziale nel quartiere di Settecamini, che ha notato un uomo gettare davanti ai caseggiati, su un’area verde, il sacco contenente il corpo senza vita della vittima. Il testimone, che è stato sentito dalla polizia, ha assistito alla scena e, insospettitosi, ha chiamato gli agenti e permesso loro di ritrovare il cadavere nel campo di fronte al condominio. Oltre a lui altre persone che potrebbero aver assistito alla scena vengono sentite in queste ore per costruire l’identikit dell’uomo che è stato visto disfarsi del cadavere e che potrebbe essere il killer. Il testimone lo avrebbe visto abbandonare alcuni pannelli di compensato dietro i quali avrebbe nascosto il corpo.

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