Giubileo: stop alla valanghe di disdette, ma i flussi turistici a Roma restano tiepidi

Sembra finita l’emorragia di cancellazioni negli hotel romani, ma ancora c’è poco da «giubilare» perché non solo non c’è stato nessun boom, ma anzi un calo del 5% (dato di Federalberghi) rispetto alla media del periodo. E anche se manca ancora qualche giorno all’apertura ufficiale, non sembra facile che la situazione si possa ribaltare completamente.

Secondo il Codacons la Capitale tra tutte le città d’Italia è quella che più di tutte sta risentendo dei fatti di Parigi: le prenotazioni alberghiere - dice l’associazione - sono in netto calo rispetto ai ponti degli scorsi anni, sia perché tra gli italiani si registra un generalizzato timore che sta portando a disdette e annullamenti e sia perché, essendo uno scalo per viaggi intercontinentali e rientrando nei tour organizzati con visita delle città d’Europa, risente delle cancellazioni da parte di turisti (specie americani, cinesi e giapponesi) che, non volendo più recarsi a Parigi per paura di attentati, annullano l’intero tour dell’Europa.

E secondo l’osservatorio Trivago a oggi il 17% delle strutture romane ha almeno una camera disponibile online per il periodo tra il 7 e 9 dicembre. Un mancato boom che però si traduce anche in listini convenienti, con un risparmio che aumenta più ci si allontana da Piazza San Pietro.

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