Isis, salgono a 21 gli arresti in Belgio Londra: aiuto militare alla Francia

A Bruxelles sono state fermate altre 5 persone oltre alle 16 delle perquisizioni di ieri notte, portando il totale a 21. I cinque nuovi fermi sono avvenuti in seguito a 7 nuove perquisizioni, legate alle operazioni di ieri sera. Le nuove operazioni antiterrorismo condotte questa mattina sono state 5 nella regione di Bruxelles e 2 in quella di Liegi, ha comunicato la Procura federale.

Al momento sono in corso gli interrogatori ai 21 fermati complessivi tra ieri notte e stamattina. In città, ancora per oggi, rimane il livello massimo di allerta. Chiusi uffici pubblici, scuole, negozi e metropolitana: la riapertura è stata annunciata stasera dal governo per mercoledì.

Nei dintorni di Liegi, a Rocourt, è stata ritrovata la Bmw che si sospettava fosse condotta da Salah Abdeslam. L'ufficio del procuratore federale, però, ha confermato che la Bmw sfuggita ai controlli di polizia nella regione di Liegi "non ha legami" con le ricerche di Salah Abdeslam.

Bruxelle resta una città blindata, chiuse scuole, molti uffici, e negozi. Misure di sicurezza rafforzate nelle sedi delle istituzioni Ue (Consiglio, Commissione e Parlamento) di Bruxelles. Al Consiglio, dove lo stato d'allerta è passato da giallo ad arancione, sono state cancellate solo le riunioni dei gruppi 'tecnici' di lavoro, mentre sono stati confermati gli incontri tra ministri - Eurogruppo e Consiglio educazione - ai quali partecipano nel pomeriggio il ministro delle Finanze Pier Carlo Padoan e Stefania Giannini. Gli uffici della Commissione sono regolarmente aperti così come quelli del Parlamento.

A Parigi, vertice tra il presidente francese Francois Hollande e il premier britannico David Cameron. I due leader hanno concordato di rafforzare la cooperazione tra i due Paesi contro il terrorismo dopo i recenti attacchi nella capitale.  Cameron ha detto che questa settimana cercherà di ottenere l'approvazione del Parlamento di Londra affinché il Paese partecipi ai raid aerei in Siria.

"La Francia - ha annunciato Hollande - intensificherà i bombardamenti in Siria, scegliendo gli obiettivi che facciano più danni possibili all'esercito terrorista dell'Isis. Sull'intervento in Siria - ha proseguito il presidente francese - la Francia ha preso la sua decisione nello scorso mese di settembre, ora sta alla Gran Bretagna capire come può a sua volta impegnarsi" nella lotta all'Isis.

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