Il ritorno in campo di Dellai Vuole riprendersi l'Upt

di Luisa Maria Patruno

Per ridare un senso a un partito e un ruolo a una cultura politica, che oggi nella coalizione di centrosinistra autonomista si ritrovano schiacciati fra la spavalderia del Patt e un Pd trentino sbrindellato, che non si mostra ancora come un interlocutore affidabile, Lorenzo Dellai, fondatore della Margherita e poi dell’Upt, è pronto a prendere in mano in prima persona le redini dell’Unione per il Trentino.

Ieri il deputato ed ex governatore è stato pressato in una affollata riunione di fedelissimi, che gli hanno chiesto con insistenza di candidarsi alla segreteria dell’Upt (sabato 31 ottobre scade il termine per le candidature), e lui non ha detto di no. Anche se ieri sera non ha annunciato la decisione e ha preso ancora tempo, frenato dallo scontro interno che sa di provocare. È conscio infatti che la sua discesa in campo è osteggiata dal gruppo provinciale, in particolare dall’assessore Tiziano Mellarini, che potrebbe cogliere l’occasione per sfidarlo in uno scenario da duello rusticano. E naturalmente dalla segretaria uscente Donatella Conzatti da lui sbeffeggiata e costretta al congresso anticipato.

Ma Dellai sa anche che nell’Unione per il Trentino lui resta ancora l’unico ad avere una leadership riconosciuta, legata a una spiccata capacità di lettura della realtà e delle dinamiche politiche. Ed è difficile pensare che l’Upt, qualora il fondatore decidesse di scendere in campo in prima persona, possa permettersi a cuor leggero di fargli la guerra. Sarebbe una forma di suicidio politico di un partito, che già non sta molto bene, tanto che fino a pochi mesi fa, ovvero prima che a Trento il Cantiere riuscisse a salvare la posizione di secondo partito del capoluogo, veniva dato per spacciato, e destinato ad essere smembrato fra Pd e Patt. Sarebbe un harakiri per un’Upt che persa la presidenza della Provincia ha perso anche la sua centralità e ha lasciato smantellare silenziosa molto di quanto fatto dallo stesso Dellai. Se al congresso il gruppo si mettesse contro di lui certo aiuterebbe Rossi a completare l’opera.

E per questo ieri Mario Tonina, indicato da tutto il gruppo provinciale come candidato alla segreteria, di fronte all’ipotesi di una candidatura di Dellai ha subito commentato: «L’ho detto anche a Lorenzo: non mi candiderò mai contro di lui. Ho troppo rispetto nei suoi confronti e non è nel mio stile. La mia candidatura è nata non in contrapposizione, ma come nome di sintesi. Il gruppo consiliare mi ha chiesto la disponibilità proprio per questo. E io penso che nei momenti più difficili di un partito il compito di un segretario sia quello di fare gioco di squadra. Penso che la contrapposizione non giovi a nessuno». Assessori e consiglieri provinciali in attesa delle mosse di Lorenzo Dellai restano comunque fermi sulla candidatura Tonina. L’assessore Tiziano Mellarini, è gelido: «Il candidato di tutto il gruppo è Tonina e nessuno è con Dellai. Nel caso non ci fosse Tonina siamo attrezzati».

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