Profughi, l'Ungheria chiude il confine: ora rotta sulla Slovenia

Nella mattinata di oggi è giunta in Slovenia la prima ondata di profughi, dopo che ieri l’Ungheria ha chiuso i propri confini con la Croazia.
Ai valichi tra Slovenia e Croazia di Petisovci e Gruskovje sono arrivati oggi sei autobus con circa 300 profughi. Le autorità slovene hanno iniziato le procedure per lo smistamento nei centri di raccolta nazionali.

Secondo il responsabile per la Protezione civile slovena, Srecko Sestan, sono oggi attesi nel Paese in tutto 1.800 profughi: 1.200 dovrebbero arrivare in treno, gli altri in autobus. La situazione a Petisovci e Gruskovje è al momento calma, riportano i media sloveni.

Il rappresentante dell’Alto Commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr) Caroline Van Buren ha elogiato intanto le condizioni di accoglienza a Gruskovje dicendo che il governo sloveno ha fatto un buon lavoro nella preparazione dell’accoglienza per l’attesa ondata di migranti. L’Unhcr ritiene che la Slovenia possa ricevere circa 7.000 migranti in transito.

La decisione dell’Ungheria di chiudere il confine con la Croazia non fermerà il flusso di migranti., secondo il ministro degli Interni croato Ranko Ostojic sottolineando che «nessuno può fermare questo flusso senza sparare».

Ostojic ha spiegato che il suo Paese sta mandando i migranti verso la Slovenia, mettendo in guardia sul rischio «domino» nel caso che altri paesi, come Austria o Germania, dovessero chiudere i confini.

Quasi 190.000 persone hanno attraversato la Croazia da metà settembre verso la Germania e altri paesi dell’Unione europea.

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