Valdastico? Meglio le ferrovie Intesa Pd trentino e vicentino

«Nessun sì alla Valdastico, anzi la volontà comune di potenziare la ferrovia come collegamento prioritario non solo tra il Trentino e il Veneto, ma pure tra macro aree come il Nordest e le Alpi». Alessandro Olivi spiega così l'esito del vertice - «tutto politico» e interno al Pd trentino e quello vicentino.

Con Olivi anche il sindaco di Trento Alessandro Andreatta, l'assessore ai lavori pubblici Italo Gilmozzi e il capogruppo in consiglio provinciale Alessio Manica.
«Come Pd trentino e veneto nell'incontro ci siamo detti d'accordo sul fatto che la Valsugana è sofferente e sul fatto che i flussi di traffico andranno spostati sulla ferrovia. Anche loro hanno auspicato che la priorità non è fare strade, ma rendere migliore il collegamento con i territori vicini al Trentino, come ad esempio Bassano, tramite l'elettrificazione della ferrovia della Valsugana».

Secondo Olivi, poi, il Pd «veneto e trentino sono d'accordo anche a dire che il collegamento tra regioni e aree vaste come il Nordest e le Alpi sia la ferrovia e non la gomma. Si è parlato anche di alta velocità sull'asse est-ovest, con ricadute che dovrebbero esserci sia per Venezia sia per Verona e quindi anche per il Brennero, indirettamente».

Quindi rispetto alla costruzione della Valdastico «non è arrivato alcun sì né da parte nostra né da parte loro. Anzi, si è detto che non siamo disponibili come Partito democratico a pasrlare di strade se non si risolvono questi nodi dei collegamenti ferroviari tra i territori. Su questo anche il Pd veneto si è detto d'accordo con il nostro approcio». Ora si tratta di capire come andranno le trattative in termini di tavolo sulla Valdastico previste tra Roma, Trento e Veneto.

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