Valdastico in aula con tre mozioni

La settimana prossima in consiglio provinciale si tornerà a parlare di Valdastico, visto che ci sono ben tre mozioni sul tema. Una presentata da Walter Viola (Progetto Trentino), è favorevole alla realizzazione della nuova autostrada e suggerisce di elaborare una proposta di progetto, dopo un confronto con enti locali e parti sociali; mentre le altre due sono contrarie anche se con accenti molto diverse. 

Filippo Degasperi (M5S) vuole impegnare la giunta ad «opporsi alla realizzazione della Valdastico nord e a proseguire negli obiettivi dello spotamento del traffico merci dalla strada alla ferrovia», mentre la maggioranza di centrosinsitra autonomista ha risposto presentanto una sua mozione, primo firmatario Alessio Manica (Pd), che impegna la giunta a partecipare al tavolo per l'intesa sulla Valdastico per portare le ragioni della contrarietà all'opera ma anche per trovare una soluzione sui collegamenti con il Veneto.

La mozione del centrosinistra autonomista è tutta giocata sull'equilibrismo tra la posizione nettamente contraria del Pd e quelle più possibiliste del Patt e dell'Upt su un via libera condizionato all'opera nel caso risponda ad alcune esigenze del Trentino come quella di ridurre il traffico sulla Valsugana.

La mozione di Manica vuole essere comunque un impegno per la giunta sull'atteggiamento da assumere al tavolo per la ricerca dell'intesa con il governo e il Veneto su quest'opera. Al primo punto si dice che vanno affrontati «prioritariamente i nodi della ferrovia come priorità strategica». Poi si deve partecipare al tavolo portando «le ragioni che hanno condotto in questi anni alla motivata e non pregiudiziale contrarietà alla realizzazione dell'opera, cercando di trovare una comune soluzione ai problemi del traffico e dei trasporti che riguardano il Veneto e il Trentino a partire dalla non più indifferibile scelta strategica a favore della ferrovia e della mobilità sostenibile». Infine si vuole «ribadire il ruolo prioritario» della ferrovia del Brennero.

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