Contrastare e mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici nelle «terre alte» è la missione dell’Alleanza per la Montagna, che raggruppa numerosi soggetti che si occupano di territori montani. Ne fanno parte, tra gli altri, Cai, Uncem, Federbim, Guide alpine, l’Università della montagna di Edolo, la Fondazione Angelini e l’Intergruppo parlamentare per lo sviluppo della montagna. Oggi si sono riuniti per la prima volta a Milano e organizzeranno vari incontri a settembre in tutta Italia. «L’Alleanza per la montagna - si legge in un documento - sosterrà tutti gli sforzi perché la conferenza di Parigi-Cop21 sul clima si concluda con successo, ponendosi l’obiettivo condiviso dagli Stati di contenere entro due gradi centigradi il riscaldamento globale e vengano approvate le proposte dell’Unione Europea per la riduzione al 2030 del 40% delle emissioni di CO2». Secondo l’Alleanza per la Montagna, «i territori montani subiscono in misura doppia e tripla gli effetti dei cambiamenti climatici».