Il sindaco di Cloz e le donne Baratter: «Esca dalla preistoria»

«Il Sindaco di Cloz esca dalla preistoria». Così Lorenzo Baratter, capogruppo Patt in consiglio provinciale, replica alle dichiarazioni sulle donne che ha rilasciato il primo cittadino del comune noneso, Natale Floretta.

«Di fronte a certe uscite, non certo degne di un rappresentante del popolo, non si può restare zitti. Il maschilismo è purtroppo una malattia non ancora del tutto debellata, anche nel moderno e progredito Trentino. Sono purtroppo queste apparenti “leggerezze” – se così le vogliamo chiamare – che poi di fatto consentono altri di sentirsi legittimati in determinati, spregevoli, comportamenti», aggiunge Baratter precisando che questa presa di posizione è sostenuta anche dal segretario politico autonomista, il senatore Franco Panizza, e dalla presidente del movimento femminile del Patt, Daiana Boller.

Nalla nota diffusa da Baratter si ricorda che «Natale Floretta ha rilasciato un’intervista ad un quotidiano locale in cui fa pesanti e arroganti dichiarazioni sul genere femminile.
Floretta ha tra le altre cose affermato che “il lavoro in montagna è un lavoro per uomini”».

Da qui una replica decisa anche su questo punto specifico: «Ricordiamo al sindaco di Cloz che vi sono oggi in Trentino decine di migliaia di donne che tengono vive le nostre montagne grazie al loro duro lavoro anche nelle malghe e nei boschi, come hanno fatto nei secoli e anche nei momenti di grande difficoltà, quando sostituirono gli uomini che emigravano o andavano in guerra. Ed è anche e soprattutto grazie alle donne, mogli, lavoratrici e madri, se questa terra oggi è una terra più moderna, civile e progredita.

«Floretta - prosegue Baratter - pensava di raccogliere consensi o di farsi bello? Pensava di essere divertente? Si metta il cuore in pace: ha fatto una pessima figura. Nessuno in Trentino sente il bisogno di mentalità così grette e arretrate. E laddove esistano vanno isolate e censurate con durezza. Suggeriamo che chieda immediatamente scusa a tutte le donne, anche se questo non riparerà l’affronto. E per cortesia non replichi dicendo che scherzava, minimizzando la gravità del suo gesto: perché un uomo con la U maiuscola – tanto più se rappresentante delle istituzioni – deve avere il coraggio di prendersi fino in fondo le proprie responsabilità».

Reagisce anche la segretaria politica dell’Unione per il Trentino, Donatella Conzatti: «Non possiamo derubricare a guasconata un’affermazione che va censurata senza possibilità d’appello. Non solo pronunciare tali parole ma anche solo celare un simile pensiero è sintomo di una società malata che necessita di una rinnovata cultura civile.
Consapevoli delle competenze e della determinazione femminili invitiamo le trentine tutte all’impegno civico e politico. Unica modalità per rigenerare, anche nel pensiero, la politica».

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