Il commovente sbarco della bimba con l'orsacchiotto

Di questa ennesima tragedia del mare l'immagine che più resterà impressa è quella di una bimba. Stretta al padre, con in mano un orsacchiotto, è sbarcata ieri mattina a Palermo insieme ad altri 716 disperati che hanno scelto di attraversare il Canale di Sicilia in cerca di fortuna. La piccola viene dalla Sierra Leone. Con lei e il padre c'era la madre. Una giovane donna.

Il marito l'ha vista morire davanti ai suoi occhi. Schiacciata da decine di disperati che, per paura di cadere in mare, stipati su un gommone, hanno cominciato a spostarsi facendo inclinare e poi quasi affondare l'imbarcazione. «Ho cercato di afferrarla - ha raccontato il giovane africano a padre Sergio Mattaliano, direttore della Caritas di Palermo - ma dovevo salvare mia figlia. Ho urlato, ho chiesto aiuto. Ma non c'è stato nulla da fare».

Stessa tragica sorte hanno avuto altre 11 persone: otto uomini e tre donne, tutti tra i 18 e i 30 anni. Sulla loro morte la Procura del capoluogo ha aperto un'indagine per omicidio volontario. I magistrati stanno indagando anche sulla rete di trafficanti e scafisti che organizza i viaggi dalla Libia

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