La Croazia risarcisce le donne stuprate in guerra

Tardi. Però alla fine la legge arriva. E sana - almeno dal punto di vista giuridico - uno dei crimini più odiosi legati al conflitto Jugoslavo del 1991-95: gli stupri di guerra. Da ambo i lati. Il parlamento croato ha infatti approvato a larga maggioranza (86 sì e 3 astenuti) una serie di misure per compensare le donne che hanno patito violenze: un risarcimento una-tantum di 13mila euro, un
vitalizio nonchè l'assistenza sanitaria, psicologica e legale. Che potrebbe spingere ora molte vittime a farsi avanti e reclamare giustizia nei tribunali.

Ma il mestierè della pacificazione è un processo continuo e paziente, da non dare mai per scontato. Lo dimostra la protesta di un gruppo di veterani di guerra croati, che nelle ultime 24 ore ha visto momenti tesissimi, al limite dello scontro con la polizia. Sono d'altra parte oltre 220 giorni che gli ex soldati manifestano davanti al ministero per i Veterani, con un accampamento di tende modello indignados. Chiedono maggiori diritti e nella notte sono arrivati a barricarsi nella Chiesa di San Marco, situata tra il parlamento e la sede del governo.

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