Upt verso il congresso, Mellarini sfida Dellai

di Luisa Maria Patruno

L'Upt si prepara al congresso. Ormai i big del partito ne parlano apertamente anche perché l'Unione è giunta al bivio: deve scegliere tra il progetto rappresentato dal Cantiere civico e democratico di Lorenzo Dellai «sperimentato» a Trento come percorso di avvicinamento al Pd renziano o un'Unione «casa dei popolari» come la definisce l'assessore provinciale Tiziano Mellarini che non ne vuole sapere di avere rapporti più stretti con il Partito democratico e anzi vuole raddrizzare l'Upt verso il centro, Progetto Trentino e le civiche.

Mellarini si dice anche pronto a prendere le redini del partito come segretario se il suo sarà il progetto condiviso dalla maggioranza dell'Upt, se invece dovesse prevalere la linea di Dellai, potrebbe decidere di costruire il suo disegno con un altro simbolo. Insomma, sembra arrivata la resa dei conti in casa Upt e si fa concreta l'ipotesi di una scissione anche se il gruppo provinciale con l'altro assessore, Mauro Gilmozzi, e il capogruppo Gianpiero Passamani, cerca ancora di tenere insieme posizioni che appaiono ormai inconciliabili.

Tiziano Mellarini è netto: «L'Upt deve proseguire e allargarsi all'area popolare che oggi è con le civiche. Dico no al Cantiere e il collegamento con il Pd non è questione di cui discutere oggi. Il segnale delle civiche è stato forte e ci dice che cosa fare. D'altronde la casa dei trentini non è un progetto che nasce oggi ma lo aveva lanciato Lorenzo Dellai anni fa. Il Patt ha la sua casa, io penso all'area popolare e moderata». Poi l'affondo: «Non penso che a Trento il Cantiere abbia dato un valore aggiunto. I cinque eletti sono tutti espressione dell'Upt. Ora dobbiamo chiarire la linea politica e se serve un congresso io sono anche disposto a impegnarmi in prima persona, non c'è incompatibilità».

L'assessore Mauro Gilmozzi cerca di evitare rotture e scontri diretti e dice: «Avremo una riunione del Parlamentino e in quella sede sentiremo da Dellai la sua valutazione sui risultati del Cantiere e la prospettiva di questa sperimentazione che, ricordo, è stata decisa dagli organi del partito. Non sarà dunque una singola persona ma sarà il partito a decidere che direzione prendere anche alla luce dei risultati delle elezioni comunali e del quadro nazionale. L'Upt, a differenza del Patt, è infatti un partito
che non è blockfrei ma si sente convintamente di centrosinistra e cerca un collegamento con un partito nazionale».

Gianpiero Passamani aggiunge: «L'Upt deve continuare, confortato anche dai risultati delle elezioni comunali e può allargarsi a Progetto Trentino e altre aree. Il Cantiere è un esperimento che può funzionare in chiave nazionale per una nostra partecipazione alla progetto del partito della nazione che sarà necessario sulla base delle regole dell'Italicum. Nessuno di noi vuole portare l'Upt nel Pd, neanche Dellai ha questo progetto, ma noi ci sentiamo parte di un prospettiva di centrosinistra locale e nazionale». Passamani spiega inoltre che il gruppo consiliare «ha dato la disponibilità a guidare il partito fino al congresso che potrebbe tenersi entro l'anno».

«Non vogliamo espellere la segretaria Donatella Conzatti dal suo ruolo - aggiunge Passamani - ne parleremo con lei ma non possiamo continuare con botte e risposta tra Conzatti e Dellai e Fravezzi».

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