Utilizzo della carta di credito del Comune, attacco frontale del centrodestra

A poco più di una settimana dal voto arriva un attacco frontale da parte della coalizione di centrodestra al sindaco Alessandro Andreatta. Andrea Merler della Civica Trentina, insieme a Nicola Giuliano e ai rappresentati delle altre liste a sostegno di Claudio Cia, ha presentato due esposti contro alcuni dirigenti del Comune di Trento: in particolare si contesta il comportamento del capo di gabinetto Lorenzo Andreatta. Il fatto più grave, secondo l'opposizione, riguarda l’utilizzo della carta di credito da parte del sindaco Andreatta.

Merler ha infatti chiesto di poter vedere i dati della carta di credito e le spese fatte dal sindaco. In un primo momento gli è stato consegnato un documento, che Merler ha spulciato senza trovare nulla di politicamente rilevante. Tuttavia, in un secondo momento, ha scoperto che il documento che gli era stato consegnato era incompleto, ovvero privo di alcune spese che volevano essere tenute coperte. In particolare Andreatta avrebbe utilizzato la carta di credito del comune per comprare un televisore da Media World (il 19 dicembre 2010), per una spesa complessiva di 1.369,90 euro. Andreatta, dopo qualche giorno, ha ripianato con i propri soldi, ma Merler è andato su tutte le furie: «Prima ci è stato consegnato un documento di fatto falso, perché privo di alcune spese. Poi ci è stato negato di accedere a tutti dati, che siamo riusciti ad avere solo in un secondo momento. Andreatta ha pagato il televisore prima con i soldi del comune, poi ha correttamente restituito i soldi dal proprio conto: ma perché tutto questo ci è stato tenuto nascosto?».

Riguardo alle altre spese compiute da membri di giunta, la Civica Trentino contesta in particolare il volo dall’Italia alla Polonia effettuato con i soldi pubblici dall'assessore allo Sport Paolo Castelli per andare a vedere la partita di pallavolo della Trentino Volley: «Una presenza istituzionale», dice il Comune. «Una vergogna», replica l’opposizione.

LA REPLICA DI ANDREATTA

In questi giorni un consigliere comunale d'opposizione ha fatto una richiesta di accesso agli atti per conoscere le movimentazioni della carta di credito in dotazione al Sindaco ed ai singoli servizi per quanto concerne le spese di rappresentanza. Le cifre sono a disposizione di tutti con la  pubblicazione dei dati  sul sito dell'Amministrazione comunale. Oggi però abbiamo scoperto che questa richiesta di accesso agli atti, che ha comportato per gli uffici comunali una mole di lavoro non indifferente, aveva scopi riconducibili non all'adempimento del mandato di consigliere (come dichiarato), ma doveva diventare un argomento da spendere in campagna elettorale.


Per sgomberare il campo da ogni ambiguità, voglio render conto a tutti i cittadini di un errore commesso in buona fede quattro anni e mezzo fa e subito sanato. Il 19 dicembre del 2010 ho erroneamente usato per acquistare un televisore privato la carta di credito data in dotazione al sindaco. Appena me ne sono accorto ho provveduto a restituire la cifra all'Amministrazione comunale: i 1.369 euro prelevati erroneamente dalla carta di credito istituzionale domenica 19 dicembre sono rientrati nelle casse comunali due giorni dopo, martedì 21 dicembre.


Non so se questo episodio sia sufficiente a qualcuno per attaccare la mia onorabilità di cittadino, prima ancora che di sindaco. Se così fosse, non posso che esprimere tutta la mia amarezza per una campagna elettorale fatta di insinuazioni piuttosto che di argomentazioni, di citazioni al limite dell'insulto piuttosto che di proposte, di ricette ideologiche che dimostrano una scarsa conoscenza della città. Non mi resta che prenderne atto, ma non intendo adeguarmi a questo livello così miserabile.

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