Tutti schierati con Dellai: l'Upt cambia simbolo

Lorenzo Dellai aveva lanciato il sasso al parlamentino dell’Upt del 21 gennaio, suscitando la reazione delle formiche impazzite, con la sua proposta di ennesimo superamento del partito, proponendo di presentarsi con un nuovo simbolo e liste aperte alle prossime elezioni comunali del 10 maggio

di Luisa Maria Patruno

Lorenzo Dellai aveva lanciato il sasso al parlamentino dell’Upt del 21 gennaio, suscitando la reazione delle formiche impazzite, con la sua proposta di ennesimo superamento del partito, proponendo di presentarsi con un nuovo simbolo e liste aperte alle prossime elezioni comunali del 10 maggio.

Ma dopo una settimana di discussione interna e di prese di posizione anche sopra le righe, come quella della segretaria provinciale Donatella Conzatti, che in una conferenza stampa è sbottata: «L’Upt non è il partito di Dellai»; come dire che l’ex governatore non può continuare a pensare di fare e disfare come vuole, ieri lo stesso parlamentino ha deciso alla fine di approvare all’unanimità il documento presentato dal fondatore, con alcune modifiche apportate dalla segretaria che non ne cambiano però la sostanza politica.

L’onorevole Lorenzo Dellai al termine è soddisfatto per essere riuscito ancora una volta a farsi seguire da tutto il partito: «Mi pare che sia molto importante questo esito di grande unità in un momento difficile per la politica. Nessuno ha mai parlato di rottamare il partito, ma abbiamo espresso la volontà dell’Upt di essere un soggetto in evoluzione pronto a sperimentare belle innovazioni a livello comunale e forme nuove di partito, la politica infatti - conclude Dellai - non può vivere di nostalgie né di pura conservazione».

In effetti nel testo approvato si ritrovano tutti i punti indicati nel documento del leader. Per le comunali si prende l’impegno a «ricercare la massima coesione» tra le forze politiche della coalizione «promuovendo l’individuazione di candidati unitari fin dal primo turno». Viene poi incaricata la segretaria insieme al capogruppo provinciale Gianpiero Passamani di richiedere alla coalizione «una iniziativa urgente per comporre una intesa politica generale che eviti pericolose fratture». E le primarie vengono definite «non utili» come strumento di composizione dei conflitti dentro e fra i partiti «in una fase di così fragile coesione politica».

Riguardo a come si presenterà l’Upt alle comunali si concorda di «promuovere, ove possibile e in via sperimentale, liste aperte a persone, associazioni, movimenti» con l’obiettivo di rilanciare il centrosinistra e dunque di «adottare in tali casi sperimentali un simbolo e una denominazione delle liste che connotino questa impostazione».

Infine, si prevede la possibilità di liste «composte di comune intesa con altri partiti della coalizione». Per l’assunzione di queste decisioni gli organi locali del partito dovranno essere affiancati da «un esponente provinciale con compiti di coordinamento e raccordo» e servirà la «previa valutazione del coordinamento provinciale».

La segretaria Donatella Conzatti commenta: «Il testo approvato è un’elaborazione di quello presentato da Lorenzo Dellai. Condividiamo l’allargamento del partito e delle liste, io stessa vengo da Scelta civica e il fatto che in alcuni territori ci si possa presentare con un altro simbolo se serve per coinvolgere altre persone o associazioni. L’equivoco che era nato era sul fatto che si volesse superare l’Upt tout court, invece noi mettiamo in discussione noi stessi per fare nascere qualcosa di più ampio».

Il senatore dellaiano Vittorio Fravezzi non rinuncia a una frecciatina alla segretaria: «Possiamo dire che la linea di Dellai è condivisa dal 100% del partito, mi pare che è un poco più del 20%». Fravezzi prevede che il nuovo simbolo e le liste aperte potranno essere sperimentate «a Trento e Rovereto e nei centri urbani più grossi». Altra novità, la segretaria Conzatti sarà affiancata nelle decisioni sulle comunali dal gruppo provinciale (consiglieri e assessori Mellarini e Gilmozzi) e dai due parlamentari Fravezzi e Dellai.

comments powered by Disqus