Matteo Renzi a Strasburgo «Senza crescita Ue senza futuro»

Matteo Renzi è arrivato a Strasburgo poco dopo le 14 per aprire del semestre italiano al Parlamento europeo: il primo appuntamento del presidente del Consiglio è stato con gli europarlamentari italiani prima di raggiungere l’emiciclo per il suo intervento, incentrato sulla necessità di sostenere la crescita e non puntare solo sul rigore Il discorso integrale di Renzi

 

ROMA - L'Europa deve ritrovare "anima", "coraggio e orgoglio". E puntare decisamente sulla crescita, perchè altrimenti "non avrà futuro". Forse il premier Matteo Renzi, pronunciando al Parlamento europeo il suo discorso sul semestre a guida italiana, immaginava che gli scogli più duri sarebbero stati gli euroscettici più radicali, a cominciare da quelli italiani. E a questo era preparato.

 

 

Ma ad affondare la lama, dopo averlo ascoltato parlare per venti minuti, è stato il Ppe. Spiazzando tutti. Il neoeletto capogruppo, il tedesco Manfred Weber, astro nascente del partito alleato di Angela Merkel, non ha usato giri di parole: "I debiti non creano futuro, lo distruggono", ha detto, "dobbiamo continuare" sulla linea del rigore. Dopo aver parlato a lungo di un'Europa più unita, una "smart Europe" in grado di raccogliere l'eredità dei padri e pronta ad abbandonare l'immobilismo del passato, Renzi in replica, ha accantonato il lirismo, rispondendo alle accuse in modo altrettanto diretto.

 

E ricordando a Weber che proprio alla Germania venne concessa più flessibilità e la possibilità di "violare i limiti" e questo gli ha permesso di essere oggi "un Paese che cresce". Ribadendo che l'Italia non chiede "scorciatoie" e che non ha alcuna intenzione di violare le regole, ma puntualizzando anche che è stufa dei "pregiudizi" e non intende "accettare lezioni di morale da nessuno". E soprattutto che continuare a stare fermi significa non avere futuro. Eppure il premier, descrivendo con passione l'Europa del futuro, "faro di civiltà e globalizzazione della civilizzazione", aprendo le porte a tutti per "ritrovare il senso profondo del nostro stare insieme" e ricordando che un'Europa senza Regno Unito sarebbe "meno Europa", era riuscito ad avere dalla sua due ossi duri. 

 

L'Europa disegnata da Renzi, che ha abbandonato all'ultimo l'idea di seguire un discorso scritto e ha parlato a braccio spronando i parlamentari europei ad agire subito per costruire il futuro, ha ottenuto un lungo applauso in plenaria, per la passione mostrata dal giovane premier sul quale la stampa straniera ripone grandi aspettative. L'ex sindaco non ha dimenticato Firenze, citando spesso Dante, ma anche i grandi classici, da Ulisse a Joyce. E invitando i parlamentari europei a riscoprirsi come il figlio di Ulisse, Telemaco, e impegnarsi per meritare l'eredità dei padri. 

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