Papa Francesco è «rock», in copertina su Rolling Stone

Il Papa spopola su Internet. Più «cliccato» di Obama fra i siti mondiali, star tra i giovanissimi. Bergoglio si conferma «personaggio» anche per la rete. È quanto emerge da uno studio presentato ieri a Roma. Ma in Italia il pontefice perde il primato. Sul web regnano Grillo e Berlusconi. Intanto, dopo quella del «Time», per Francesco arriva un'altra copertina importante, certo più insolita: quella della rivista musicale «Rolling Stone»

Il Papa spopola su Internet. Più «cliccato» di Obama fra i siti mondiali, star tra i giovanissimi. Bergoglio si conferma «personaggio» anche per la rete. È quanto emerge da uno studio presentato ieri a Roma. Ma in Italia il pontefice perde il primato. Sul web regnano Grillo e Berlusconi.
Intanto, dopo quella del «Time», per Francesco arriva un'altra copertina importante, certo più insolita: quella della rivista musicale «Rolling Stone».
La rete dunque ama Papa Francesco. Secondo lo studio il pontefice, confrontato con i maggiori leader mondiali, risulta quello con il maggior numero di ricerche mensili su Google (1.737.300) e il più menzionato in rete (oltre 49 milioni). Obama e Snowden sono al secondo e terzo posto tra i personaggi «googlati» e sempre Obama, con Putin, al secondo e terzo posto per le menzioni on line.
Ma Papa Bergoglio perde il primato in Italia e conquista solo un secondo posto nelle due classifiche: per le ricerche su Google il primo è Beppe Grillo mentre per numero di menzioni in rete il primo è Silvio Berlusconi. Lo studio, realizzato dalla società 3rdPlace per il network cattolico Aleteia.org definisce «sorprendente» il successo del Papa su Internet tra i giovanissimi. Nel confronto con le star del mondo dello spettacolo e dello sport, a livello globale, il Papa è terzo dopo gli One Direction e Justin Bieber, mentre in Italia domina questa classifica.
«Con il suo "buonasera" subito dopo l'elezione è cambiato tutto il modo di comunicare», ha detto mons. Claudio Maria Celli, presidente del Pontificio consiglio delle comunicazioni sociali, intervenendo ad un convegno sulla comunicazione organizzato da Aleteia ed Ethic, in collaborazione con Prima Comunicazione. Oggi il problema è gestire la grande quantità di messaggi che arrivano al Papa, mentre poco più di un anno fa, quando il Vaticano aprì il canale Twitter, ai tempi di Benedetto XVI, i problemi nella comunicazione erano ben altri. Girarono tante volgarità e «abbiamo anche meditato di chiudere» il canale, confida  mons. Celli. Oggi invece i follower sono undici milioni e mezzo abbondanti.
Il Papa d'altronde prende spunti dal linguaggio della gente ogni giorno per far passare i suoi messaggi. Ieri, nella Messa a Santa Marta, il paragone è preso in prestito dal mondo del calcio, tanto amato dal tifoso del San Lorenzo. «Sei capace di gridare quando la tua squadra segna un goal e non sei capace di cantare le lodi al Signore? Di uscire un po' dal tuo contegno per cantare questo? Lodare Dio è totalmente gratuito! Non chiediamo, non ringraziamo: lodiamo!», ha detto nell'omelia.
Dopo la copertina di Time come persona dell'anno, Papa Francesco conquista anche la prima pagina della rivista musicale Rolling Stone. Sopra la foto del Pontefice, compare il titolo «dylaniano» «I tempi stanno cambiando». Quindi l'articolo interno, dedicato alla «rivoluzione gentile» portata avanti da Papa Bergoglio.

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