Finanziamento ai partiti, lite fra Pd e Pdl

È rottura. Sul finanziamento ai partiti Pd e Pdl sono ai ferri corti. Lo scontro sul tetto alle donazioni dei privati, difeso a spada tratta dal Pd, e sulla depenalizzazione voluta dal Pdl, impedisce di completare l'esame in commissione del ddl, che domani arriva «monco» in Aula. Fino all'ultimo si proverà una mediazione. Ma il rischio è una plateale spaccatura sul testo del governo. E l'entrata in vigore dell'abrogazione dei finanziamenti non dal 2014, ma soltanto dal 2015, con l'erogazione il prossimo anno della rata dei rimborsi. La rottura si consuma in un vertice di maggioranza convocato al Senato

È rottura. Sul finanziamento ai partiti Pd e Pdl sono ai ferri corti. Lo scontro sul tetto alle donazioni dei privati, difeso a spada tratta dal Pd, e sulla depenalizzazione voluta dal Pdl, impedisce di completare l'esame in commissione del ddl, che domani arriva «monco» in Aula. Fino all'ultimo si proverà una mediazione. Ma il rischio è una plateale spaccatura sul testo del governo. E l'entrata in vigore dell'abrogazione dei finanziamenti non dal 2014, ma soltanto dal 2015, con l'erogazione il prossimo anno della rata dei rimborsi. La rottura si consuma in un vertice di maggioranza convocato al Senato. Con i capigruppo sono presenti i relatori Emanuele Fiano (Pd) e Maria Stella Gelmini (Pdl) che da mesi cercano una mediazione. Ma gli animi si surriscaldano e la riunione viene interrotta bruscamente da Renato Brunetta, che va via. Su un punto in particolare la trattativa si arena: il Pd vuole introdurre nel testo del governo un tetto di 100 mila euro ai finanziamenti dei privati. Ma il Pdl non ne vuole sapere.

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