Il Pdl: «Via l'Imu o cade il governo»

Lo scontro ormai è frontale: la tenuta del governo passa non solo per il destino di Berlusconi (sempre più disposto ad ascoltare la Santanché sulla crisi se passa la "decadenza"), ma anche sull'Imu. Almeno stando all'ultimo diktat del Pdl che a 3 giorni dall'ora ‘x, il tanto atteso consiglio dei ministri del 28 agosto, avverte che o si cancella la tassa per le prime case e i terreni agricoli o cadrà il governo. Crisi che sarebbe «una follia», ammonisce il premier, Enrico Letta

Lo scontro ormai è frontale: la tenuta del governo passa non solo per il destino di Berlusconi (sempre più disposto ad ascoltare la Santanché sulla crisi se passa la "decadenza"), ma anche sull'Imu. Almeno stando all'ultimo diktat del Pdl che a 3 giorni dall'ora ‘x, il tanto atteso consiglio dei ministri del 28 agosto, avverte che o si cancella la tassa per le prime case e i terreni agricoli o cadrà il governo. Crisi che sarebbe «una follia», ammonisce il premier, Enrico Letta. Ma la maggioranza resta  ai ferri corti: i ricatti sono «inaccettabili» e comunque non ci sono soldi per fare tutto, avverte Stefano Fassina (mentre arriva il nuovo allarme dei Comuni: «l'abolizione dell'Imu ìporta un buco finanziario insostenibile»). Ci sono 4 priorità, «Imu, Iva, disoccupati in deroga e esodati, e su queste dobbiamo allocare risorse scarse», ricorda il viceministro dell'Economia, aggiungendo che sarebbe «immorale» cancellare l'Imu a chi vive «in 400 mq in centro a Roma» e non pensare «a un esodato o a un disoccupato. Se il Pdl continuerà a privilegiare i super-ricchi - attacca - se ne prenderà la responsabilità». Ma se la soluzione non verrà incontro ai desiderata del centrodestra, cioè via l'Imu sulla prima casa per tutti e per sempre, ribattono dal Pdl, l'esito non potrà che essere la crisi. E la responsabilità sarà del Pd, visto che, come ha ripetuto Renato Brunetta, il partito del Cavaliere ha dimostrato responsabilità ripetutamente e ora tocca ai democratici confermare la volontà di portare avanti le larghe intese. Che passano, secondo Brunetta, anche per l'impegno ad abolire l'odiata tassa sulla casa. Una cosa è certa: Saccomanni, dice il capogruppo del Pdl, non può pensare, «dati i tempi» di presentarsi in Consiglio dei ministri con una proposta «prendere o lasciare». Anche perché, affonda Fabrizio Cicchitto, l'abolizione dell'Imu è «l'altra questione fondamentale per proseguire la strada dell'esecutivo». Parole che lasciano poco margine alla mediazione: le difficoltà di reperire i 4 miliardi per la «moratoria» sulla prima casa restano tutte.

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