L'Italia cresce solo  grazie agli stranieri

Alla fine del 2012 in Italia eravamo oltre 59,6 milioni, di cui 4 milioni e 300 mila (7,4%) di cittadini stranieri. E la popolazione, nel corso dell'anno scorso, è aumentata di 291.020 unità (+0,5%), grazie soprattutto all'apporto di immigrati. I dati, che confermano in parte un quadro già noto, arrivano dal Bilancio demografico nazionale dell'anno 2012, pubblicato ieri dall'Istat. In particolare, sono stati registrati più di 12 mila nati in meno rispetto all'anno precedente e circa 19 mila morti in più 

scuola islam stranieriROMA - Alla fine del 2012 in Italia eravamo oltre 59,6 milioni, di cui 4 milioni e 300 mila (7,4%) di cittadini stranieri. E la popolazione, nel corso dell'anno scorso, è aumentata di 291.020 unità (+0,5%), grazie soprattutto all'apporto di immigrati. I dati, che confermano in parte un quadro già noto, arrivano dal Bilancio demografico nazionale dell'anno 2012, pubblicato ieri dall'Istat.
In particolare, sono stati registrati più di 12 mila nati in meno rispetto all'anno precedente e circa 19 mila morti in più.
Pertanto il saldo naturale, dato dalla differenza tra nati e morti, è risultato negativo per 78.697 unità, che rappresenta un picco negativo mai raggiunto prima, ancora più elevato di quello del 2003, quando la mortalità fece registrare valori particolarmente elevati nei mesi giugno-agosto a causa di una eccezionale ondata di calore. Analogamente, l'Istat ha osservato un elevato numero di decessi nei primi mesi del 2012, in corrispondenza della forte ondata di gelo, che ha colpito tutto il Paese, in particolare il Centro e il Nord, dove infatti si è riscontrato il maggior incremento della mortalità. Il saldo naturale è negativo ovunque, con la sola eccezione delle province autonome di Trento e Bolzano e della Campania. Al contrario, il movimento migratorio con l'estero nel 2012 ha fatto registrare un saldo positivo pari a circa 245 mila unità. Gli immigrati si indirizzano prevalentemente nelle regioni del centro e del nord. Il dato più eclatante del Bilancio demografico 2012 è il continuo decremento delle nascite, dovuto ad un forte calo di nuovi nati con genitori italiani, mentre crescono i nuovi nati stranieri, che tuttavia non compensano il calo dei neonati italiani. I nuovi nati stranieri segnano un vero boom, passando dal 4,8% del 2000 al 14,9% del 2012; in valori assoluti da quasi 30 mila nati nel 2000 a quasi 80 mila nel 2012. Nonostante l'assenza di relazioni dirette di causa-effetto, l'Istat non esclude che la crisi economica abbia prodotto qualche effetto negativo anche sulla natalità, come peraltro potrebbe essere avvenuto per la concomitante diminuzione dei matrimoni, registrata proprio negli ultimi tre anni. Le famiglie italiane sono 25 milioni e 873 mila; il numero medio di componenti per famiglia è pari a 2,3. Il valore minimo è di 2 e si rileva in Liguria, mentre le famiglie più numerose sono in Campania, con 2,7 componenti.

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