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Rurali e credito cooperativo: assemblea a Trento per il rinnovo del contratto nazionale. Interessati 3.200 lavoratori in provincia

Mazzucchi del sindacato Fabi: «Incontri in presenza importanti, dopo le difficoltà degli ultimi anni causate dalla pandemia» 

TRENTO. La sala della cooperazione a Trento ha ospitato ieri, martedì 23 gennaio, la prima assemblea unitaria per l'approvazione della piattaforma di rinnovo del contratto nazionale di lavoro del credito cooperativo. Il contratto - si apprende - interessa 36.200 lavoratori a livello nazionale, mentre in Trentino il settore conta oltre 3.200 addetti. La piattaforma è stata approvata all'unanimità. All'assemblea sono stati invitati i lavoratori di Cassa Centrale Banca, Allitude, Federazione trentina e le società del gruppo. Nelle prossime tre settimane toccherà alle altre Casse rurali e Bcc dell'interno territorio nazionale.

"La tornata di assemblee che ci aspetta, dopo la prima di questo pomeriggio, è molto importante perché ci consente di sentire direttamente e in presenza i colleghi, superando le difficoltà degli ultimi anni causate dalla pandemia", ha spiegato Domenico Mazzucchi, coordinatore Fabi (Federazione autonoma bancari italiani). A livello nazionale il settore conta 223 banche di credito cooperativo, 4.098 sportelli e 36.200 dipendenti, di cui 29.100 impiegati nelle Bcc e 7.100 nelle società di sistema e nelle capogruppo. In Trentino il settore conta undici Casse rurali, 300 sportelli e 3.200 dipendenti, di cui 2.000 impiegati nelle Bcc e 1.200 nelle società di sistema e nelle capogruppo.