Argomento: storia
Quando vennero assunte le prime cinque vigilesse urbane di Trento 41 anni fa (e fece scalpore)
Il famoso corso 1984: con 600 candidati per 18 posti, e alcune delle assunte di allora sono ancora in servizio nella nostra Polizia Locale. Ma allora non potevano neanche guidare l’auto di servizio
Gennaio 1985, a Trento arrivò la "nevicata del secolo": in tre giorni, 1 metro e 44 centimetri
Il sindaco era Goio, che mobilitò anche le ruspe del porfido per liberare le strade. Ma tutta la città era sommersa, con gravi disagi alla circolazione. I ricordi sono registrati da poche camere Super 8, dagli splendidi scatti di fotografi professionisti e dai servizi nei tg locali
Il Trentino nella grande guerra: la disperazione dei soldati al fronte
La disperazione dei soldati in trincea porta molti di essi, oltre agli episodi di autolesionismo per poter essere rimandati a casa, a togliersi la vita. Gli alti comandi, non potendo punire i morti, minacciano di punire le famiglie dei soldati suicidi. All’esterno si esalta invece l’eroismo. Fino all’arrivo dei gas.
Il Trentino nella Grande Guerra: gli sfollati trentini spediti in Alta Austria
Venezia e Ancona vengono bombardate dal cielo e dal mare. A Trento viene dato l’ordine di abbandonare il raggio della Regia fortezza, con i treni: tutti gli abitanti di S. Maria Maggiore devono partire. Lo stesso vale per Piedicastello e Vela, così come per la parrocchia Duomo. Ciascuno può portare con sé cibo e vetiti per 18 kg. Tutto il resto viene lasciato indietro: case, bestiame, attrezzi, tutto. Gli sfollati vengono mandati in Alta Austria. Rimarranno nelle baracche per 4 lunghi anni.
Il Trentino nella Grande Guerra: l'orrore è ovunque
Bastano poche settimane per conoscere la realtà della guerra. La sofferenza è quotidiana. L’orrore è ovunque. I giornali lo raccontano ma l’impeto patriottico non ne risente. Nel Regno d’Italia, la retorica della “guerra italiana” per i fratelli delle terre irredente fa molta presa, persone sui giovani studenti.
Il Trentino nella Grande Guerra: Vienna cambia idea
A Vienna il ministro degli Esteri Leopold Berchtold, che si era rassegnato a sacrificare il Trentino pur di garantirsi la neutralità italiana, si fa da parte. Lo sostituisce Stephan Buriàn. Il quale rinnega l’impostazione del suo predecessore, seguendo la linea di Francesco Giuseppe.
Il Trentino nella Grande Guerra: giovani trentini sul fronte russo
Fra i giovanissimi soldati giunti sul fronte russo dal Trentino , si diffonde un canto triste, che racconta la tragedia della guerra. Pare di udire il sibilare del vento, quando viene cantato in quelle terre così lontane. Le parole in dialetto fanno esplodere l’anima trentina.