Suore uccise, dal Trentino aiuti al Burundi

C’è anche un po’ di Trentino nel «Centre Jeunes Kamenge», alla periferia di Bujumbura, in Burundi, dove sono state uccise le tre suore italiane, Suor Bernardetta Boggian, suor Lucia Pulici e suor Olga Raschietti. Fin dal 2005, il Centro delle missioni saveriane, a cui la struttura fa capo, è finanziato anche dalla Provincia autonoma di Trento, attraverso una serie di progetti presentati dall’Associazione Amici del senatore Spagnolli di Rovereto.

Orrore in Burundi, arrestato il killer delle suore

Massacrate per un telefonino. Così sono morte suor Lucia, suor Olga e suor Bernardetta, uccise nel loro convento alla periferia di Bujumbura, in Burundi, il paese dove le tre missionarie saveriane da sette anni dedicavano la loro vita ai più bisognosi e per questo erano benvolute da tutti. Tutti tranne l'uomo che è stato arrestato ieri dalla polizia. «L'assassino è nelle nostre mani e ha confessato», ha annunciato il portavoce della polizia, il colonnello Helmenegilde Harimenshi. Al momento del fermo a Kamenge l'uomo - che secondo la polizia ha agito da solo - era in possesso delle chiavi del convento e del cellulare di una delle suore uccise